Cerca

Cosa fare e vedere a Terceira, Azzorre

0 Flares Filament.io 0 Flares ×

Terceira è un’isola di contrasti: a prima vista molto popolata (la costa è un susseguirsi di centri abitati) e poco naturalistica, in realtà nasconde un cuore selvaggio, con grotte vulcaniche, caldere e tunnel di lava sensazionali, e una capitale – Angra do Heroismo – che è senza dubbio la cittadina più bella di tutte le Azzorre.

Cosa fare e vedere sull’isola di Terceira quindi? Quanti giorni stare? Cosa è utile sapere? Ve lo racconto qui.

Devo ammetterlo, percorrendo la costa dell’isola mi sono sentita lontana anni luce dai luoghi isolati in mezzo alla natura trovati a Faial, Pico o São Jorge (per me le isole più interessanti dell’arcipelago), ma mi sono dovuta ricredere una volta che ci siamo avventurati all’interno dell’isola dove si trovano testimonianze vistose e insolite del suo passato vulcanico.

Ma andiamo per ordine!

Le cose da fare e vedere a Terceira

Angra do Heroismo

Angra, città principale e capoluogo dell’isola, è davvero splendida: il mio consiglio è quello di cominciare l’esplorazione di Terceira proprio da qui. A lungo un porto commerciale di importanza rilevante lungo le rotte atlantiche, ha subito un forte terremoto nel 1980, ma nonostante questo si è aggiudicata il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: il centro storico pullula infatti di splendidi palazzi colorati rivestiti di azulejos, chiese, piazze e meravigliosi giardini.

Tappa da fare è sicuramente la Sé Catedral do Santíssimo Salvador, cattedrale della città, ricostruita dopo il terremoto. Se volete godervi una bella prospettiva della città, salite sul campanile. Intorno alla cattedrale si trovano alcuni palazzi degni di nota, come il Palácio Bettencourt e il Palácio dos Capitães Generais.

La vista più bella sulla città è però quella dall’Alto da Memoria, un obelisco monumentale che definisce lo skyline della città. Per arrivarci si sale dal rigoglioso Jardim Duque da Terceira, tripudio di fontane, fiori e piante tropicali (il posto davvero da non perdere ad Angra).

Non mancate di attraversare la Praça Velha, la piazza del municipio, e quindi proseguite lungo Rua Direita, che è una sfilata di edifici storici e palazzi nobiliari, da cui si arriva alla Marina, affacciata sulla baia. Prima di lasciare la città, infine, salite in auto sul promontorio di Monte Brasil (in origine un vulcano). Qui troverete un bel po’ di punti panoramici, l’antica fortezza (la Fortaleza de São João Baptista) e la statua di Alfonso VI che sorveglia la città: il posto perfetto da cui salutare la città!

L’Algar do Carvão e la Gruta de Natal

Prima di visitare l’Algar do Carvão e la Gruta de Natal pensavo “Ok, stiamo per vedere le solite grotte”: e invece no, sbagliato! Scordatevi le grotte che avete visto finora perché questi due luoghi sono davvero unici nel loro genere.

Questi due luoghi insoliti si trovano nel centro dell’isola, dove riposano i resti della gigantesca Caldera de Guillerme Moniz, a 5 km l’uno dall’altro, a solo 15 minuti di strada da Angra. L’Algar do Carvao (letteralmente “Caverna del carbone”, ingresso 8€ a luglio 2021) non è una semplice grotta, bensì la camera vulcanica del cono del vulcano Guillerme Moniz. L’ingresso della cavità è completamente rivestito di una fitta vegetazione fatta di felci e muschi; da qui si scende lungo una scala a spirale che conduce 100 metri più in basso, dove si trova un laghetto di acqua limpidissima circondato da stalagmiti e stalattiti. Anche se non siete degli speleologi, vi assicuro che resterete a poca aperta!

La Gruta do Natal (ingresso 8€ a luglio 2021) è invece un tunnel di lava che si sviluppa al di sotto della Lagoa do Negro. Il percorso, circolare, si dipana per 700 metri tra anse, colate di lava e formazioni di roccia (nell’ultimo tratto c’è qualche cunicolo un po’ stretto, me niente di che). Per la visita viene consegnato un caschetto. Se volete vedere sia l’Algar do Carvao sia la Gruta de Natal vi consiglio di acquistare il biglietto cumulativo di 12€.

In zona, tra la Gruta e l’Algar do Carvao, fermatevi anche alle Furnas do Enxofre, un parco vulcanico visitabile gratuitamente: la particolarità è che camminerete lungo una passerella di legno tra una vegetazione fittissima e diverse fumarole. Visto che siete in zona, inoltre, vale la pena fare una tappa su su su (non lasciatevi scoraggiare dalla strada) fino al Miradouro da Serra de Santa Bárbara, un punto panoramico che regala vedute su tutta l’isola, al cospetto del Santa Bárbara, un vulcano estinto che è anche il punto più alto di Terceira (1.021 m).

Praia da Vitoria

Più piccola di Angra do Heroismo, più tranquilla e raccolta, la cittadina di Praia do Vitoria, sulla costa orientale dell’isola, vale sicuramente una sosta (ma anche qualcosa di più). Non ha un centro storico Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco ma è molto piacevole e vanta belle chiese (la Igreja Matriz Santa Cruz e la Igraja da Misericordia) e soprattutto una grande e inaspettata spiaggia di sabbia: qualcosa di davvero introvabile alle Azzorre! Insomma, il posto giusto dove riposarsi vista mare e magari azzardare anche un bagno (il fondale è chiaro e l’acqua bassa).

Per godere di un bel colpo d’occhio della città dovete salire al Miradouro Do Facho, lungola strada che punta verso la costa settentrionale. La sorpresa più bella è però quella che riserva il Miradouro da Serra do Cume, una terrazza a picco sopra il sottostante variegato mosaico di pascoli (di gran lunga uno dei posti più panoramici e più incredibili di tutta l’isola!).

La costa meridionale e settentrionale

Come dicevo in apertura, la costa è quella a più alto tasso di concentrazione urbanistica (ovviamente!), ma ci sono comunque punti panoramici che valgono una sosta. Tra quelli che ho preferito:

  • La punta sud-orientale dell’isola, una zona selvaggia dove si trovano scogliere e resti di diversi fortini sul mare (vi basterà percorrere la M509 tra Forte das Caravelas e il Miradouro Ponta das Contendas);
  • Le Piscine naturali di Biscoitos e il museo del vino (visitabile gratuitamente), gestito dalla famiglia Brum da cinque generazioni;
  • I dintorni di São Sebastião, a sud, dove si trovano moltissimi imperios (delle cappelle colorate dedicate allo Spirito Santo, caratteristiche dell’isola: si trovano ovunque sull’isola, ma quelle che ci sono qui sono le più colorate);
  • Il tranquillo villaggio di Porto Martins con le sue belle piscine naturali fronte mare (ci ho fatto il bagno e ve le consiglio).

Quanti giorni stare

Noi siamo volati su Terceira dopo aver trascorso tre giorni pieni sull’isola di São Jorge (ne ho scritto in dettaglio qui). Anche a Terceira le cose da vedere e fare non mancano per cui mettete in conto circa tre giorni per godervi per bene anche Terceira.

Come arrivare

Il modo più comodo per raggiungere Terceira è sicuramente l’aereo: l’isola ha collegamenti diretti con Ponta Delgada (São Miguel), Horta (Faial), Pico, Flores e anche la vicina São Jorge. A effettuare i collegamenti è la compagnia locale, la SATA Airlines. Come dico sempre, prenotate per sempre perché gli aerei – dei piccoli turboelica – hanno una capienza davvero limitata.

Ma non solo: Terceira ha collegamenti diretti operati da RyanAir anche con la terraferma portoghese (Porto e Lisbona), Barcellona e Londra. Potete quindi decidere di volare direttamente su Terceira e quindi ripartire da São Miguel senza per forza ripassare due volte da São Miguel, l’isola maggiore delle Azzorre.

In alternativa (alternativa che sconsiglio) c’è anche il traghetto: ci vogliono tre ore di navigazione da São Jorge e otto da Pico (con cambio a Sao Jorge e Graciosa). I voli aerei, anche se non economici, sono sempre la soluzione da preferire (a meno che vogliate risparmiare, abbiate tempo e il mal di mare vi faccia un baffo).

Dove soggiornare

Noi abbiamo soggiornato presso Basalto Negro, una piacevole guesthouse in collina a circa cinque km da Angra do Heroismo, la città principale, e a un paio di km da São Mateus, il posto perfetto dove andare a fare scorpacciate di pesce (leggete qui sotto!). Come spesso ci è capitato durante il nostro viaggio alle Azzorre, abbiamo avuto a disposizione una bella cucina attrezzata, oltre alla possibilità di usare la lavatrice e un bel giardino con una piccola vasca idromassaggio dove rilassarsi.

Dove mangiare

Come in generale su tutte le isole, anche a Terceira si mangia molto bene (certo dovete fare l’abitudine all’aglio, ma dopo qualche giorno ci si abitua). Se c’è un posto che più di tutti mi sento di consigliarvi è il Beira Mar, un ristorante molto conosciuto in zona, apprezzato da local e turisti: il pesce è freschissimo, c’è da leccarsi i baffi e si spende il giusto. Prenotate oppure andateci presto o a fine serata per poter cenare fuori, con vista sul porticciolo!

Se invece preferite la carne, cercate le taverne più lontane dal mare e fatevi servire l’alcatra, la specialità dell’isola: si tratta di carne di una specie di stufato manzo al vino bianco servito in una caratteristica ciotola di argilla.

Altri articoli sulle Azzorre che ti potrebbero tornare utili:

Viaggio alle Azzorre: il mio itinerario

São Miguel, la regina delle Azzorre

Faial, l’isola azzurra delle Azzorre

Azzorre: cosa fare sull’isola di Pico

Trekking alle Azzorre: 5 escursioni da non perdere

Viaggio alle Azzorre: tappa a São Jorge, l’isola delle mucche e delle fajãs

Print Friendly, PDF & Email

Vuoi lasciare un commento?

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.