Si congratulano per la mia scelta, mi fanno mille apprezzamenti, vogliono sapere tutto del mio viaggio, conoscere gli aspetti più curiosi, ma prima o poi se ne escono con quella fatidica allusione che ormai ho imparato a riconoscere già prima che venga del tutto formulata: “Certo che stare tutti quei mesi in paesi così pericolosi..”.
Pericolosi? Nulla di più falso! Come vado ripetendo da quando sono tornata, io è qui in Italia che non mi sento sicura (con l’ansia crescente al pensiero dei ladri che hanno svaligiato le case dei vicini o la paura di attraversare una stazione la notte da sola), non di certo nel Sud-Est Asiatico. Eppure non li vedo convinti.