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La salita al Teide: info e consigli

Vulcano Teide, Tenerife
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Non ricordo bene se sia nata prima l’idea di salire sul Teide (e quindi, di conseguenza, di andare a Tenerife) o di andare a Tenerife (e quindi – per forza! – di andare a scoprire il Teide da vicino), fatto sta che per me andare a Tenerife ha sempre avuto un unico grande obbiettivo: la salita al Teide, montagna più alta di Spagna e terzo vulcano più alto al mondo.

Ora, rientrata dal mio viaggio a Tenerife, eccomi pronta a raccontare come è andata e a dare qualche consiglio utile. Come si fa a organizzare la salita al Teide? Qual è il modo migliore per visitare il vulcano? La salita è difficile o adatta a tutti? Cosa è importante sapere? Ve lo spiego qui!

Tenerife è l’isola perfetta per chi come me è un’anima in pena che non riesce a stare spaparanzata in spiaggia per un più di paio di ore. Come ho raccontato nel mio post precedente sul mio itinerario di viaggio, sull’isola c’è da sbizzarrirsi tra percorsi nella natura, città coloniali, scogliere a picco sul mare e spiagge. Insomma, chi cerca una vacanza attiva a Tenerife ha un bel po’ di motivi per non rimanere deluso.

Obbligatorio da mettere in valigia è sicuramente un bel paio di scarpe da trekking per approfittare della vacanza a Tenerife per scalare il suo imponente vulcano, il Teide. Con la sua ragguardevole altezza di 3.718 m il Teide è la montagna più alta di Spagna e di tutte le isole dell’Oceano Atlantico, ma soprattutto è il terzo vulcano per altitudine al mondo (dopo il Mauna Loa (4.169 m) e il Mauna Kea (4.207 m) nelle Hawaii).

Come salire sul Teide

La salita al Teide è possibile sostanzialmente in due modi:

  1. Con il Teleferico, una moderna funivia che porta al Belvedere posto a 3.555 m: da qui per proseguire fino in vetta è necessario un permesso;
  2. A piedi lungo il sentiero nr. 7 che risale il pendio della Montaña Blanca: ci vogliono circa 4 ore per raggiungere il Rifugio Altavista e da lì un’altra ora e mezza per raggiungere la cima del vulcano.

Tra le due opzioni io ho optato per un mix: salita a piedi e discesa in Teleferico, con notte al Rifugio, suddividendo la salita in due tappe. Ora vi spiego in dettaglio!

La salita con il Teleferico

La stazione di arrivo del teleferico sul Teide
La stazione di arrivo del teleferico sul Teide

Il Teleferico è una funivia comoda e moderna che in soli otto minuti conduce da 2.356 metri di altezza alla stazione di arrivo posta a quota 3.555 m nota come La Rambleta. Ogni funivia trasporta 35 persone alla volta con partenze frequenti (circa ogni 10 minuti); i tempi di attesa alla biglietteria possono però essere molto lunghi (ho letto di persone che hanno dovuto aspettare più di due ore): per evitare inutili perdite di tempo il mio consiglio spassionato è quello di prenotare i biglietti online, in anticipo.

La stazione di partenza della funivia si trova all’interno del Parque Nacional del Teide, è comodamente raggiungibile in auto o bus e offre un parcheggio. Le corse del Teleferico cominciano alle 09:00 della mattina, l’ultima corsa in discesa dal Teide è alle 17:00. La funivia non effettua servizio in caso di condizioni meteo avverse e soprattutto in caso di vento (cosa che può capitare con una certa frequenza).

Una volta raggiunta quota 3.555 m con la funivia, dal Belvedere della Rambleta ci si trova di fronte un panorama straordinario sulla caldera e sull’isola ed è possibile seguire dei comodi camminamenti lì intorno. E chi vuole perseguire fino in vetta?

Per raggiungere la vetta del vulcano è necessario richiedere il permesso tramite il sito del Parque Nacional del Teide. Il permesso è gratuito ma va richiesto con largo anticipo (in vetta è consentito un massimo di 150 visitatori al giorno). Solo in possesso del permesso è possibile coprire gli ultimi 200 metri di dislivello – percorribili in circa 40-50 minuti – che portano fino in vetta.

La salita al Teide a piedi fino in vetta

Il paesaggio quasi lunare del Teide
Il paesaggio (quasi lunare!) del Teide

Per la salita al Teide fino in vetta al vulcano io ho optato per una seconda opzione: salita a piedi, notte al rifugio e discesa in teleferico. Anche se più faticoso, salire a piedi consente di procedere con calma fino in vetta acclimatandosi all’altitudine un poco alla volta. Ma offre anche altri vantaggi: dormendo al rifugio si trascorre la notte a tu per tu con il vulcano ammirando le stelle e – grandissimo vantaggio – in questo modo non è necessario richiedere il permesso per salire in vetta: chi pernotta la notte al rifugio e sale in vetta prima delle 09:00 della mattina (orario di entrata in servizio del Teleferico) non deve richiedere infatti nessun permesso.

Il sentiero per salire sul Teide (sentiero nr. 7) parte nei pressi della Montaña Blanca al chilometro 40,7 lungo la TF-21, la strada principale che attraversa il Parco del Teide, a 2.348 metri di altezza. Alla partenza del sentiero c’è un piccolo parcheggio (non custodito) dove è possibile lasciare la macchina. Il sentiero è unico e ben segnalato: impossibile sbagliarsi!

Il sentiero sale con un dislivello abbastanza dolce per la prima parte del percorso, dove si cammina su un terreno spoglio e quasi lunare, ricoperto di pietra pomice, fino al bivio per il Mirador di Montaña Blanca, dopo 4,5 km dalla partenza: da questo punto panoramico si gode una bella vista dall’alto sulla caldera ed è il posto giusto per riprendere fiato prima di intraprendere la seconda parte della salita, la più impegnativa. Qui, sparsi qua e là, si trovano i cosiddetti “Huevos del Teide” (“uova del Teide”), dei curiosi massi tondeggianti di origine vulcanica.

Dal Mirador di Montaña Blanca in su il percorso si fa più più serio e impegnativo, con una pendenza decisa e costante (che arriva anche al 60%). Qui si cammina su lingue di lava nera, tra tornanti che salgono ripidi lungo un sentiero comunque sicuro e ben segnalato che non presenta nessun tipo di pericolo o complicazione. L’unica difficoltà è rappresentata dal dislivello (per affrontarlo serve essere almeno mediamente allenati) e dall’altitudine in sé che può causare malesseri se non si è abituati a camminare in alta quota.

Dalla partenza del sentiero sono circa 910 m di dislivello fino al rifugio (percorribili in circa 4 ore) a cui si aggiungono altri 458 m per la vetta (un’altra ora e mezza) per un dislivello totale complessivo di 1.368 metri: secondo me la cosa migliore per salire al Teide – anche per scongiurare il pericolo di malesseri – è quella di spezzare il percorso in due tappe pernottando al Rifugio Altavista, a 3.260 metri di altitudine, e salire in vetta la mattina successiva all’alba.

Io sono partita a piedi alla base del sentiero intorno alle 15:00, e, a passi tranquilli e costanti, sono arrivata al Rifugio Altavista in circa 3 ore e mezza, distrutta ma molto soddisfatta dell’impresa.

La prima parte del sentiero verso il Teide
La prima parte del sentiero verso il Teide

Per affrontare la salita al Teide è bene ricordarsi di:

  • Portare con sé una buona scorta di acqua: lungo il sentiero non ci sono fontanelle d’acqua o sorgenti e può fare molto caldo;
  • Portare abbigliamento pesante: in vetta al vulcano la temperatura può trovarsi intorno allo 0 anche in estate e c’è molto vento; è quindi necessario coprirsi bene e portare anche guanti e cappellino;
  • Portare una torcia da testa per affrontare la salita alla vetta prima dell’alba (può sembrare un’osservazione banale, ma ho visto gente avventurarsi al buio senza luce);
  • Non avventurarsi se non si è allenati e non si è in piena forma: se non andate mai a camminare o se questa è la vostra prima uscita della stagione meglio lasciar perdere e optare per un percorso più tranquillo;
  • Avere la giusta attrezzatura da montagna: la salita non va affrontata con le sneaker ai piedi, ma con indosso scarpe o scarponcini da trekking, con uno zaino comodo e capiente, possibilmente con racchette, etc;
  • Occhio al male di montagna: a una certa altezza può capitare di soffrire del cosiddetto “male di montagna“; l’unica cosa quando ci si accorge di stare male (tra i sintomi mal di testa, nausea, vertigini, insonnia, edema) è di tornare subito indietro.
Quasi sulla vetta del Teide!
Quasi sulla vetta del Teide!

Salita al Teide: dormire al Rifugio Altavista

Il Rifugio Altavista sul Teide
Il Rifugio Altavista sul Teide

Per soggiornare al Rifugio Altavista è necessaria la prenotazione ed è possibile trattenersi una sola notte. Sul rifugio ci sono un po’ di cose da sapere e regole da rispettare, tra cui:

  • In Rifugio non c’è bar o ristorante: c’è una cucina attrezzata in cui ci si può far da mangiare o riscaldare il cibo, tavoli e sedie e distributori automatici di snack, bevande fredde (acqua e soft drink) e calde;
  • Non ci sono docce;
  • Cucine e bagni aprono alle 17:00, le camere vengono assegnate dalle 19:00 (dalle 11:00 apre solo la hall);
  • Il check-out è entro le 07:30 della mattina (il rifugio chiude alle 08:00);
  • Il Rifugio è aperto tutto l’anno salvo condizioni meteo avverse;
  • Si dorme in camerate con letti a castello, a ognuno viene consegnato federa e lenzuolo usa e getta (che poi si deve riportare a valle);
  • Ognuno deve riportarsi a valle i propri rifiuti: per questo all’arrivo viene consegnato un piccolo sacco per l’immondizia.

Avete dubbi, domande, curiosità? Scrivetemi!

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12 comments

  1. Ciao, il tuo articolo è molto utile per l’organizzazione della nostra prossima vacanza a Tenerife, dove vorremo fare un’escursione sul Teide.
    Noi pensavamo di prendere il Teleferico e poi salire al cratere. Volevo però cercare di capire il livello di difficoltà dell’ultima parte del percorso. E’ fattibile per persone mediamente allenate anche se non esperti in trekking? Cioè disponiamo di scarpe da trekking e abbiamo fatto dei percorsi, ma nulla di questo tipo.
    Grazie!

    • Ciao Jenny, grazie per avermi scritto e scusa se ti rispondo solo ora ma sono in viaggio 🙂

      L’ultima parte di ascesa al Teide secondo me è fattibile per chi è mediamente allenato, il problema però è un altro: l’altitudine. Facendo l’intera salita a piedi si ha modo e tempo per acclimatarsi, salendo con il Teleferico questo non avviene perché la salita avviene in pochissimo tempo (circa 8 minuti per un dislivello di più di 1.000 metri).

  2. Ciao! Bell articolo!! Volevo sapere se partendo di notte e raggiungendo la vetta e scendendo dal sentiero 10 prima delle nove fosse possibile accedere anche senza permesso

    • Ciao Margherita! Grazie, sono contenta che l’articolo ti sia piaciuto 🙂

      In realtà penso non sia possibile: sul sito del rifugio c’è scritto che dormendo al rifugio si ha accesso alla vetta tra le 6 e le 9 di mattina e questa sembra essere l’unica possibilità.

  3. Ciao! Grazie mille per l’articolo, è utilissimo. Volevo chiedere se, secondo te, la discesa a piedi è fattibile per persone poco allenate e non abituate alla montagna.

    • Ciao Cristina, grazie, sono contenta che l’articolo ti dia spunti utili! Da camminatrice ti dico che la discesa non è sottovalutare… può sembrare meno impegnativa della salita ma può mettere molto a sollecitazione ad esempio le articolazioni se una persona non è allenata o abituata la montagna (in questo caso stiamo parlando anche di un dislivello non da poco). Quindi secondo me nel caso di persone poco allenate è meglio la discesa col teleferico!

  4. Ciao, avrei bisogno di un’informazione. Una volta ottenuto il permesso per salire sulla cima del Teide, la fascia oraria di due ore (nel mio caso 15-17) parte al momento di arrivo nella stazione superiore (la Rambleta) o al momento di imbocco del sentiero? Ti ringrazio!

    • Ciao Francesco! Non ti so dire perché io non ho fatto richiesta del permesso (ma ho dormito al rifugio per avere il permesso di salire senza chiedere il permesso). Dovresti chiedere direttamente all’ente del parco per questo!

  5. Ciao Claudia, innanzitutto complimenti per i tuoi travel blog e in particolare per questo sul monte Teide, vorrei visitarlo quest’estate e mi chiedevo se:

    1. fosse possibile partire a qualsiasi orario per poi arrivare su con calma e pernottare al rifugio (senza quindi dover fare la richiesta di permesso), leggo che tu sei partita alle 15, avresti potuto eventualmente partire anche prima?
    2. se l’esperienza senza guida fosse altrettanto gratificante o se invece, in base alla tua esperienza, consiglieresti una visita guidata.

    Ti ringrazio in anticipo, un saluto!

    • Ciao! grazie e benvenuta sul blog!
      Puoi partire all’orario che vuoi, l’unica cosa è che il rifugio quando siamo stati noi (a giugno 2019) dava le camere a partire dalle 19:00. Se arrivi al rifugio con largo anticipo sappi che non c’è molto da fare.. a parte ammirare il panorama 😀
      Noi non abbiamo fatto l’esperienza con la guida; se vuoi semplicemente arrivare al rifugio e all’alba salire in vetta (esperienza fantastica) direi che non ti serve affatto una guida.
      Scrivimi se ti serve altro!

  6. Ciao Claudia, e grazie per informazioni utili.
    Io vado ad inizio Marzo e vorrei optare per un’altra soluzione, se possibile: chiedere il permesso per salire al tramonto (non trovo posto per gli altri orari) dopo le 18.00, quando chiude il Teleferico. Quindi partire a piedi dal parcheggio per il sentiero di Montana Blanca alle 9.30/10.00 e arrivare verso le 18.00 alla fine della funivia, a 3555 m, poi salire in un’oretta, scendere poi tutta a piedi sino di nuovo al parcheggio macchina (tutta a piedi). Credi che sia fattibile la notte ripercorrere la strada del ritorno? Grazie in anticipo

    • Ciao! Da quello che leggo sul sito ufficiale “Se vai per conto tuo, i permessi per la vetta del Teide sono validi per quattro fasce orarie: dalle 09:00 alle 11:00, dalle 11:00 alle 13:00, dalle 13:00 alle 15:00 e dalle 15:00 alle 17:00” quindi dovresti prenotare l’ultima fascia oraria (prenotando con un buon anticipo).
      Dopo di che puoi scendere a piedi, è un sentiero quindi è aperto, ma assicurati di avere una buona torcia da testa.

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