Quando si pensa alla Sardegna le prime cose che affiorano alla mente sono le sue spiagge di sabbia soffice e il suo mare meraviglioso. Eppure c’è anche molto altro da fare e vedere. Come Cagliari, ad esempio.
Base perfetta per esplorare la zona più meridionale dell’isola, Cagliari è una città piena di storia e di fascino, che vale una visita in ogni periodo dell’anno, in estate come in inverno (avete mai provato a gustarvi il mare fuori stagione?).
Reduce da un viaggio di cinque giorni con base a Cagliari, ho pensato di racchiudere qui qualche suggerimento sulle cose da fare e vedere in città e in zona (che sono davvero tante). Con una postilla: ci sono stata a fine settembre, non nel classico periodo estivo. Nonostante fosse ampiamente fuori stagione, grazie al clima mite ho potuto comunque godermi le spiagge (con poca gente) e il mare, il tutto con temperature molto piacevoli. (Insomma, non so voi, ma la prossima volta che andrò di nuovo in Sardegna, molto probabilmente sceglierò ancora settembre!).
Ora veniamo ai consigli!
Le cose da non perdere a Cagliari
Capoluogo della regione, Cagliari vanta natali molto antichi: la zona era già abitata in epoca neolitica e da popolazioni pre-nuragiche, i Fenici vi si insediarono già prima della fondazione di Roma. Passò quindi ai Cartaginesi e ai Romani. Chi ama la storia non resterà deluso. Anche le tracce medievali sono ancora chiaramente visibili.
Da dove deve cominciare la visita di Cagliari? Sicuramente da qui:
- Castello: è la zona più antica della città e si trova in posizione sopraelevata su un colle; qui si trova la bellissima Cattedrale di Santa Maria, il Palazzo Regio, il vecchio municipio, la Torre dell’Elefante e la Torre di San Pancrazio (parte dell’antica cinta muraria), Porta Santa Cristina e soprattutto il Bastione di Saint Remy con la sua meravigliosa (e panoramica) terrazza Umberto I, il salotto della città;
- La Marina: è il quartiere a ridosso del mare, fatto di vicoli, piazze e irte scalinate; ci si arriva comodamente da Castello scendendo la scala che conduce dal Bastione di Saint Remy a Piazza Costituzione; questa è anche la zona dei ristoranti: ce ne sono davvero tantissimi!
- Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari: è il più importante museo archeologico della Sardegna e conserva, tra le altre cose, le statue di Mont’e Prama, unici esempi di statuaria in pietra del periodo nuragico;
- Il lungomare: proprio di fronte alla Marina, una piacevolissima passeggiata fronte mare si snoda tra il porto turistico e il porto vero e proprio; lungo i porticati di Via Roma si susseguono caffè e negozi e spicca Palazzo Civico (noto come “Palazzo Bacaredda”) con il suo bianco abbagliante e i decori Liberty; alle sue spalle si apre il quartiere di Stampace, già abitato in epoca romana (in questa zona si trova infatti l’Anfiteatro Romano).
I dintorni di Cagliari
- La spiaggia del Poetto: è la spiaggia “di casa” dei cagliaritani, una ampia striscia di spiagge (attrezzate e libere) che si estende per 12 km appena fuori città, dalla Sella del Diavolo fino all’inizio del litorale di Quartu Sant’Elena; il bel lungomare alle spalle è il posto ideale dove andare a correre, passeggiare o fare passeggiate in sella alla bici;
- Il Parco di Molentargius: è un’area naturale protetta che si estende per oltre 1.600 ettari alle porte di Cagliari; costituito da stagni e saline, il parco è popolato da un folto numero di fenicotteri rosa, che sostano qui nel loro migrare dal sud della Francia all’Africa. Vi si può accedere direttamente anche dalla spiaggia del Poetto e il mezzo ideale per esplorarlo è la bicicletta (c’è la possibilità di noleggiarla).
Cosa vedere in meno di un’ora d’auto da Cagliari
La posizione di Cagliari è molto comoda per esplorare tutta la zona meridionale dell’isola, spiagge comprese. Basta infatti meno di un’ora per raggiungere le favolose spiagge chiare di Chia, a sud-ovest, così come la zona di Villasimius, a est. Ma non solo.
Le spiagge di Chia
Il nome “Chia” non si riferisce a un paese o a un centro abitato, quanto a una zona, la località costiera che appartiene al comune di Domus de Maria. Chia è una delle zone più famose di tutta la Sardegna per via delle sue lunghe spiagge sabbiose incorniciate tra la macchia mediterranea, dune e pinete. Tra le spiagge più apprezzate ci sono la lunghissima Su Giudeu (io ho apprezzato in particolare la Spiaggia di Campana Dune), l’appartata Cala Cipolla, e la molto ambita Spiaggia di Tuerredda (talmente presa d’assalto che c’è il numero chiuso anche per la spiaggia libera).
Questa zona costiera è molto bella da esplorare anche fuori stagione percorrendo la SP 71, una strada davvero scenografica: si snoda sinuosa tra cale e calette che sembrano fiordi, in una natura che sembra quasi non toccata dall’uomo, dove a spuntare è solo qualche casa per turisti e qualche hotel solitario.
Le spiagge di Villasimius
Da Cagliari vale la pena prendere anche in direzione est per spingersi in zona Villasimius. Lasciati i centri abitati di Foxi e Salmagi, tenete la destra e seguite la litoranea: anche qui la strada (la SP17) è molto panoramica ed entusiasma con le sue curve e le continue viste sul mare. Già prima di arrivare a Villasimius si trovano tante cale e calette bellissime (Genn’e Mari, Cala Sirena, Porto Sa Ruxi, Is Piscadeddus, Campulongu). A Villasimius è impossibile non innamorarsi della lunghissima Spiaggia di Porto Giunco, con lo specchio d’acqua con i fenicotteri, così come Timi Ama e la spiaggia di Simius.
La spiaggia più ambita della zona è però quella di Punta Molentis (non a caso anch’essa a numero chiuso), piccola e protetta, con un mare meraviglioso. La spiaggia che io ho apprezzato all’ennesima potenza è poco più su: Cala Pira (a 60 km da Cagliari) è una mezzaluna di sabbia chiara e acqua bassa e cristallina riparata dal vento, quindi adatta anche nei giorni in cui soffia il Maestrale.
L’isola di San Pietro
L’Isola di Carloforte (dal nome del suo unico centro, anche se il suo vero nome sarebbe Isola di San Pietro) è un’isola nell’isola: un posto davvero insolito da visitare, diverso per lingua, storia e cultura dal resto della Sardegna. Nel 1700 fu colonizzata da emigranti genovesi provenienti dall’isola tunisina di Tabarka; ancora oggi si parla una variante del dialetto sardo (il “tabarchino”) e le case colorate e le vie strette ricordano i caruggi di Genova.
Di Carloforte non se ne sente parlare spesso; negli ultimi anni l’isola ha fatto però parlare di sé perché ha ospitato le riprese della serie L’isola di Pietro con Gianni Morandi.
Ma di motivi per visitarla ce ne sono più di uno:
- Carloforte: il suo borgo colorato e vivace affacciato sul mare è tra i Borghi più belli d’Italia;
- Le spiagge: prime fra tutte La Bobba, La Caletta (dove si trova “la casa di Pietro”) le due spiaggette di Girin;
- Il suo tonno rosso di qualità: sull’isola si trova una delle poche tonnare del Mediterraneo ancora in funzione e diversi ristoranti che offrono specialità locali a base di tonno (non mancate di assaggiare il pasticcio alla carlofortina);
- Il Faro di Capo Sandalo: nel punto più lontano raggiungibile sull’isola (a 11 km da Carloforte) si trova il faro più occidentale d’Italia;
- Le scogliere e le “Colonne”: sull’isola si alternano baie tranquille e alte scogliere; da non perdere “le Colonne” e la passeggiata sul mare vicino a La Bobba.
Per arrivarci sono da mettere in conto un’ora d’auto da Cagliari e quindi 40 minuti da Porto Vesme (o mezzora da Calasetta).
L’antica città di Nora
Poco meno di 40 km a sud-ovest di Cagliari sorge l’antica città di Nora, uno dei siti archeologici più importanti della Sardegna. Prima città fenicia in Sardegna, poi cartaginese e quindi municipium romano, Nora si trova nell’istmo di capo Pula. L’area archeologica conserva ancora oggi tracce del suo lontano passato: le rovine delle terme, il Foro, l’anfiteatro, il santuario di Esculapio con i mosaici del IV secolo. A pochi passi c’è la bella Spiaggia di Nora, la Laguna, oasi naturale della penisola naturale di Fradis Minoris, e la suggestiva Chiesa Romanica di Sant’Efisio.
Il Castello di Acquafredda
Si tratta di una fortezza medievale (del XIII secolo) su un colle che domina la valle del Cixerri dall’alto dei suoi 256 metri di altezza. Il castello, cinto da mura, è disposto su tre livelli – il borgo, la torre cisterna e il castello vero e proprio – e si dice sia stata fatto erigere dal conte Ugolino Della Gherardesca (ricordato da Dante nell’Inferno).
La salita al castello avviene tramite un sentiero che dapprima sale dolce per poi diventare un lungo susseguirsi di scale in legno. La scarpinata vale comunque la fatica: dall’alto del castello la vista spazia sulla campagna circostante e sulla costa fino a Cagliari.
Quanto stare e dove soggiornare
Per questa fuga di fine settembre a Cagliari abbiamo avuto a disposizione cinque giorni interi. Abbiamo soggiornato in centro a Cagliari, in un b&b sul lungomare.
Buongiorno, ho trovato molto interessante questo articolo su Cagliari e i meravigliosi dintorni. Dove consigli di alloggiare? E’ fattibile spostarsi in bicicletta o con i mezzi evitando di noleggiare l’auto che in Sardegna ha dei costi altissimi? Grazie! Elena
Buongiorno Elena! Sono contenta che questo articolo ti sia utile 🙂 Io ho soggiornato in centro a Cagliari e mi sono spostata con l’auto; la bici è fattibile per raggiungere il Poetto e le saline, per spingersi più lontano consiglio l’auto (a meno che si sia veramente allenati o si voglia fare una vacanza di cicloturismo). Diciamo che se si vuole fare una cosa itinerante soggiornare in centro a Cagliari è un’ottima cosa; se invece si vuole fare la classica vacanza rilassante di mare allora forse meglio prendere un alloggio direttamente vicino alle spiagge (sia a Chia sia a Villasimius ce ne sono tantissime e il mare è splendido). Per contenere i costi può essere utile andare a fine stagione: a settembre abbiamo trovato i prezzi del noleggio auto molto bassi.