“Ricordo ancora come un sogno la pianura solare di rocce vulcaniche, il mare eterno, la casa dipinta di calce viva fino ai gradini di ingresso, dalle cui finestre si vedevano nelle notti senza vento le croci luminose dei fari d’Africa. Io pensavo con una certa nostalgia premonitrice che così doveva essere la Luna. Ma lo sbarco di Armstrong aumentò il mio orgoglio patriottico. Pantelleria era meglio”.
Pochi lo sanno, ma Gabriel Garcia Marquez ebbe un legame particolare con Pantelleria, l’isola ammantata di sole protesa fra due continenti, a 110 km dalle coste della Sicilia e solo a 70 km dalla Tunisia.
Marquez la visitò nel 1969, nell’estate dello sbarco sulla Luna, un’estate di sole tenace «che s´infilava a coltellate», di «mare liscio e diafano», di rocce vulcaniche e «arbusti di capperi». La luce abbagliante, il paesaggio brullo e lunare, il mare di un blu incredibile dell’isola lo ispirarono a tal punto da fargli decidere di ambientare un suo racconto – “L’estate felice della signora Forbes”, uno dei “Dodici racconti raminghi” – proprio a Pantelleria.
Basta leggere le sue righe per ritrovarsi con il cuore già a Pantelleria, mossi dalla curiosità di scoprire di persona perché Pantelleria è così speciale.
La prima cosa che colpisce dell’isola è il suo paesaggio insolito: selvaggio e bizzarro, come non ti aspetteresti. Pantelleria è un’isola di origine vulcanica e questo spiega le cale e i faraglioni, i coni vulcanici, le colate laviche a cui si aggiungono i muri a secco, i giardini panteschi (costruzioni in pietra lavica per proteggere le piante dal vento) che si trovano solo qui, e gli splendidi dammusi in pietra lavica. Basta uscire dall’entroterra per imbattersi una costa piena di angoli di mare meravigliosi con tanto di vasche termali scavate nella roccia.
Ma cosa fare e vedere a Pantelleria? Quali i luoghi e le esperienze da non perdere? Fare una classifica è sempre difficile, specialmente se si tratta di un’isola così insolita come Pantelleria, ma ci sono alcune esperienze che vale decisamente la pena tenere in considerazione. Eccole:
- Esplorare Pantelleria in barca
Con una costa frastagliata e selvaggia, per apprezzare al meglio il mare di Pantelleria l’ideale è fare un giro dell’isola in barca. Noleggiando un gommone, un kayak o una barca è possibile raggiungere angoli altrimenti inaccessibili via terra e scoprire il vero (bellissimo) mare di Pantelleria.
- Godersi una spa a cielo aperto
A Pantelleria è possibile godersi una spa naturale, a cielo aperto e totalmente gratuita: in tutta l’isola ci sono vasche di acque termali e fanghi naturali, come lo Specchio di Venere, un lago naturale che occupa il cratere di un vulcano da cui fuoriesce acqua calda che supera anche i 50°C. In contrada Sibà si trova una sauna naturale, la Grotta di Benikul, dove fuoriesce vapore acqueo a circa 40°C, sulla costa ci sono le vasche termali di Gadir e Nicà.
- Dedicarsi allo sport
Gli appassionati di subacquea saranno felici di sapere che il mare di Pantelleria cela dei segreti archeologici: a Gadir si trova un intero itinerario archeologico subacqueo con due diversi relitti; altri siti interessanti sono Cala Tramontana e il Porto di Scauri. Se il diving è troppo per voi, potete sempre darvi allo snorkeling andando in esplorazione dei bellissimi fondali dell’isola. La Montagna Grande, il monte più alto dell’isola, e i suoi bellissimi sentieri tra boschi di lecci e pini marittimi sono invece l’ideale per passeggiate, escursioni di trekking e uscire in mountain bike.
- Tuffarsi nel blu
Gli amanti della vita da spiaggia non possono non fare tappa all’Arco dell’Elefante, uno dei luoghi simbolo di tutta l’isola, famoso per il suo enorme scoglio di roccia lavica, e Balata dei Turchi, uno dei tratti di costa più affascinanti di tutta l’isola con il suo straordinario fondale.
- Gustarsi l’enogastronomia di Pantelleria
Conoscere Pantelleria significa apprezzare il suo famoso vino passito, prodotto dall’uva Zibibbo, famoso e apprezzato in tutto il mondo, ma anche il Cappero di Pantelleria, il cous cous pantesco a base di pesce, la pasta con l’ammogghio (il pesto locale), i ravioli amari o il bacio pantesco, il dolce tipico dell’isola a base di ricotta.
- Dormire in un dammuso
La vera vacanza a Pantelleria è quella in dammuso, la tipica abitazione dell’isola in pietra lavica, di eredità araba. Perfettamente integrati nel paesaggio, raccontano la storia dell’isola e sono un precoce esempio di costruzione eco-sostenibile: oggi trasformati in dimore confortevoli ed eleganti – come le eleganti soluzioni offerte da Vivere Pantelleria – sono la soluzione ideale per una vacanza rilassante sull’isola.
Ciao Claudia, mi incuriosisci sempre quando parti dalla letteratura e nelle emozioni che alcuni luoghi hanno creato in chi poi ha saputo così bene raccontarle che… ho mollato tutto (e proprio non dovevo) e sono sprofondata nella lettura, e per qualche beato minuto ero proprio lì in un angolo selvaggio della Macchia Mediterranea…. Goduria estrema. Grazie del break 🙂
Ma ciao Roberta!
Ti assicuro che l’associazione Gabo-Pantelleria ha un effetto super affascinante 🙂
sono contenta di averti portata con la mente nella macchia mediterranea!