La Strada delle 52 Gallerie non è una strada qualsiasi e nemmeno il percorso di trekking a cui si può essere abituati: è un vero e proprio percorso nella storia, in un panorama incredibile, tra guglie e speroni di roccia, gole e pareti di roccia verticali.
Anche conosciuta come “Strada della Prima Armata“, indiscusso capolavoro di ingegneria militare, la Strada delle 52 Gallerie si trova alle pendici del Monte Pasubio, nell’Alto Vicentino, ed è davvero un posto speciale. Sapete perché?
La Strada delle 52 Gallerie: perché è un posto speciale
La Strada delle 52 Gallerie è una vecchia mulattiera militare, costruita a tempi di record tra il febbraio e il novembre del 1917, mentre era ancora in pieno svolgimento la Prima Guerra Mondiale. La strada venne costruita con uno scopo preciso: far arrivare al fronte i viveri per le truppe italiane impegnate a combattere contro l’esercito austro-austriaco sulla vetta del Pasubio.
L’impresa fu ardita: il versante meridionale del Pasubio venne scavato e adattato per realizzare ben 52 gallerie nella roccia che fossero sufficientemente larghe per far passare contemporaneamente due muli con il carico. Riparati dalle gallerie, i muli carichi di rifornimenti potevano salire indisturbati fino in cima lontani dal fuoco delle artiglierie, in ogni condizione atmosferica.
Oggi la Strada delle 52 Gallerie è un famoso luogo di guerra, un museo a cielo aperto emozionante che è possibile percorrere in sicurezza: un sentiero ben segnato e ben mantenuto conduce dal parcheggio a pagamento di Bocchetta Campiglia fino al Rifugio Papa, a quota 1.928 m sul massiccio del Pasubio.
Il sentiero passa attraverso le 52 gallerie, tutte numerate, ognuna con un proprio nome; alcune sono lunghe pochissimi metri, altre sono molto più lunghe e buie, con un andamento elicoidale: la galleria più lunga e sensazionale è la nr. 19 (320 m) che si snoda per quattro tornanti in salita (è necessaria una torcia e scarpe da trekking per non scivolare).
Suggestive sono le gallerie, ma molto suggestivo è anche il paesaggio in cui sono inserite: la strada sale tra gole rocciose a picco sui boschi, guglie e viste panoramiche sulla cima del massiccio. Se si mantiene il sentiero non si corrono rischi: per un tratto finale, corre intorno al sentiero una corda a cui attaccarsi, ma mantenendosi sulla destra non c’è nulla di pericoloso.
Occhio però a non lasciare il sentiero o cercare di avventurarsi su qualche sperone roccioso o all’esterno delle gallerie: la tentazione di andare a sedersi su un lembo roccioso per fare una foto panoramica può essere forte, ma è meglio pensarci due volte. La strada è stata testimone di numerosi incidenti nel corso del tempo; tra gli ultimi un turista americano di 24 anni, scivolato nel burrone il 19 settembre 2020, proprio il giorno prima che io fossi lì.
(Ho visto tanti ragazzi aggrappati alla roccia per fare foto spettacolari da pubblicare sui social: vi prego state attenti).
Una volta arrivati al Rifugio Papa, il consiglio è quello di fermarsi per pranzo o almeno una merenda (si trovano sia bar sia ristorante). Il ritorno è facile: si ridiscende infatti al parcheggio dalla strada degli Scarubbi, una comoda e larga carrabile (anch’essa costruita durante la Grande Guerra).
Strada delle 52 Gallerie: cose da sapere
Nonostante il nome potrebbe lasciare spazio a qualche fraintendimento, la Strada delle 52 Gallerie è un vero e proprio percorso escursionistico, con tanto di segnavia identificativo (segnavia 366 del CAI), con una lunghezza e un dislivello da non sottovalutare.
Rientra nella tipologia di sentieri di tipo “E”, cioè escursionistico, ma non va sottovalutato. Non pensiate si tratti del posto giusto per la passeggiata della domenica: è richiesto un minimo di esperienza in montagna e un minimo di allenamento per le camminate in montagna.
Qui vi lascio qualche informazione che vi potrebbe tornare utile:
- Quanto è lungo il percorso: ha una lunghezza di circa 6,5 km,
- Quanto è il dislivello: ha un dislivello di circa 800 metri (950 m se partite dal Passo Xomo)
- Quanto ci vuole per percorrerlo: i tempi medi di percorrenza sono di circa 2 ore 1/2 – 3 ore;
- Cosa portare: molte gallerie sono lunghe solo pochi metri, altre sono più lunghe (come la nr. 19, 318 metri), e richiedono una torcia elettrica (almeno una torcia da testa): alcuni punti all’interno delle gallerie possono essere sdrucciolevoli, quindi servono scarpe adeguate (scarpe o scarponi da trekking);
- Dove parcheggiare: Alla base della partenza del sentiero ci sono parcheggi a pagamento (costo di 6€ al giorno a settembre 2020): il luogo è molto frequentato quindi potreste dover lasciare l’auto lungo la strada, al Passo Xomo: da lì si può raggiungere la partenza del sentiero percorrendo la strada asfaltata oppure da un sentiero sulla destra che taglia nel bosco;
- Come arrivare: si raggiunge Bocchetta Campiglia, nell’Alto Vicentino, comodamente tramite l’autostrada A31 “Valdastico”, raggiungibile dall’A4 in corrispondenza del casello di Vicenza; se salite al Passo Xomo dalla strada che da Schio sale al Pian delle Fugazze prestate attenzione: la strada è tortuosa e stretta;
- Quando andare: il momento ideale per percorrerlo è dalla tarda primavera (in mancanza di neve) fino a inizi autunno (io ci sono stata a metà settembre); è sconsigliato in inverno causa neve e ghiaccio e conseguente pericolo di slavine;
- Dove mangiare: al termine del sentiero, a quota 1.930 metri di altitudine, si trova il Rifugio Papa, dove si trovano sia bar sia ristorante; alla partenza, bar e ristoro sono presenti al Passo Xomo e vicino ai archeggi all’imbocco del sentiero.
- Mountain bike: è vietato percorrere il sentiero in bici.
- Pericoli: il sentiero è quasi sempre largo e privo di pericoli, ma in alcuni punti (soprattutto intorno all’imbocco delle gallerie e nel tratto finale) è esposto: meglio tenersi sempre sul lato destro del sentiero se soffrite di vertigini.
- Discesa: si scende dalla Strada degli Scarubbi, una strada carrozzabile ampia e ghiaiosa, con scorciatoie.
Per tutte le altre informazioni, dettagli storici ed eventi, potete consultare il sito ufficiale della Strada delle Gallerie.
Ci sono stati i miei qualche mese fa e ne sono rimasti entusiasti! Penso che per l’anno prossimo ci farò un pensierino anche io: sia per il panorama sia per la storia sembra un luogo davvero affascinante!
Grazie Marta per il tuo commento! 🙂
Sì sì, è un posto che merita davvero, non lasciartelo scappare!