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In crociera sul Bosforo: un must a Istanbul!

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Chiunque visiti la bellissima Istanbul non può perdersi una crociera sul Bosforo, il mitico stretto che unisce il Mar di Marmara al Mar Nero e che stabilisce il confine ideale tra Europa e Asia.

Troppo turistico? Non direi. Ne vale assolutamente la pena.

Vi consiglio di non lasciarvi tentare dai numerosi (e assillanti) procacciatori di clienti per tour del Bosforo che si trovano soprattutto nei pressi di Aya Sofya o vicino al molo di Eminonu, ma di prendere il normale traghetto. Ogni mattina alle 10.35 (ma in estate ci sono anche corse alle 12.35 e alle 14.35) parte dal molo Bogaz Hatti (letteralmente “rotta sul Bosforo”) il battello della compagnia IDO.

Presentatevi al molo e fate i biglietti almeno 30-45 minuti prima della partenza per assicurarvi un buon posto a bordo (preferibilmente all’esterno, da cui vedrete un bellissimo panorama sfilarvi davanti).

Il giro classico prevede una crociera di circa un’ora e mezza fino a Anadolu Kavağı (l’ultima località prima del Mar Nero) passando attraverso delle soste intermedie; si può scegliere se fare la crociera andata e ritorno o solo andata; lo stesso traghetto riparte da Anadolu Kavağı dopo un paio di ore. Il traghetto è spartano ma “vero”. A bordo c’è un bar molto ben fornito; immancabile è il tè (che io non potevo non prendere) e che si beve ovunque a Istanbul, anche sui traghetti.

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Noi abbiamo optato per la soluzione sola andata preferendo avere maggiore libertà (soprattutto di orario) e siamo rientrati con l’autobus (eravamo gli unici turisti a bordo, cosa che come sempre mi esalta molto..). Lungo il percorso di andata avrete l’Europa sul lato sinistro e l’Asia sul lato destro (vi garantisco che la cosa suscita un fascino del tutto particolare). Durante il tragitto si passa in rassegna una serie di edifici e palazzi imponenti, quali il Palazzo Dolmabahçe, il Palazzo Beylerbyi, la moschea di Ortakoy, l’emblematico Ponte sul Bosforo e la fortezza Rumeli Hisari. Tra XVIII e XIX secolo la zona veniva scelta come residenza estiva dai dignitari e diplomatici e non è difficile capirne i motivi: la zona è davvero splendida e tranquilla. 

Il palazzo Dolmabahçe
Il palazzo Dolmabahçe
Il ponte sul Bosforo
Il ponte sul Bosforo

Arrivati ad Anadolu Kavağı – il capolinea – abbiamo seguito i suggerimenti della Lonely Planet e siamo saliti in cima al castello. La scarpinata sotto il sole è valsa comunque la pena: dall’alto della collina si gode una vista fantastica sullo stretto del Bosforo e sul mare aperto: è il Mar Nero.

Ecco il Mar Nero
Ecco il Mar Nero
La vista sul Bosforo
La vista sul Bosforo

Per pranzo abbiamo deciso di fermarci in una locanda ai piedi del castello (ce ne sono diverse, tutte con vista panoramica sul Bosforo; evitate di fermarvi in un ristorante al molo, sono in genere mediocri). La nostra attenzione è stata attirata da una signora che stava preparando le gözleme, delle crepe salate farcite di formaggio e spinaci oppure carne, che vengono cucinate sulla piastra: leggere e squisite! In un angolo della locanda c’è chi si ritira in preghiera,mentre i bambini giocano e i camerieri invitano i turisti di passaggio a fermarsi. 

 

 

 

Con calma, dopo il pranzo e un pò di relax, riscendiamo in paese. Tempo per un tè e si rientra. Prendiamo l’autobus n° 15. Attraversiamo paesini a ridosso delle montagne, riscendiamo lungo la costa asiatica fino a Karakoy; da lì con un traghetto si può tornare a Eminonu.

Il viaggio in bus è stata un’esperienza molto interessante; mischiarmi tra i locali, prendere i loro mezzi, fare ciò che gli abitanti del posto fanno è una cosa che mi piace, mi riempie l’anima e che cerco sempre, è più forte di me. Mi piace, è una cosa che mi fa sentire vicina alla gente del posto, vicina all’essenza della loro cultura e del loro paese. C’è chi mi dà della fissata… ma io sono fatta così.

Eminonu-istanbul

Eminonu-viaggio-in-bus

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(Continua… ancora???? Eh sì..)

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