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Le Cascate dell’Iguazù: come organizzare la visita

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Quando si tratta di pensare a un viaggio in Argentina, risulta davvero difficile riuscire a far stare, all’interno dello stesso viaggio, la visita all’intero paese. A meno che non si abbia a disposizione un bel paio di mesi abbondanti, si è obbligati a fare delle scelte e lanciarsi all’esplorazione dell’Argentina un pezzetto alla volta.

Se c’è però una tappa che non può mancare in un itinerario di viaggio in Argentina, beh quel posto sono le Cascate dell’Iguazù, che posso annoverare- senza esagerare – tra i posti più belli che io abbia mai visto in vita mia.

Durante il mio viaggio in Argentina e Uruguay, dopo i miei primi giorni a zonzo per Buenos Aires, ho salutato volentieri la grande e caotica capitale e preso un volo interno che in meno di due ore mi ha catapultata nel bel mezzo del clima tropicale, a percorrere una strada buia lambita della foresta pluviale (una meraviglia fin da subito!).

Mi sono dedicata all’esplorazione, per bene, delle Cascate dell’Iguazù, dedicandoci due giorni interi e sono soddisfatta della mia scelta: in questo modo ho potuto visitare con calma sia il lato argentino sia il lato brasiliano.

Le Cascate dell’Iguazù si trovano infatti al confine tra Argentina, Brasile e Paraguay; per la maggior parte sono in territorio argentino, all’interno del Parque Nacional Iguazú, e per una piccola parte in territorio brasiliano, nel Parque Nacional do Iguaçu.

La cosa migliore è visitare le cascate su entrambi i lati, perché le prospettive e le attività che è possibile fare sono diverse. Spostarsi dall’Argentina al Brasile è inoltre comodo e facile. Ora vi spiego come.

La visita alle Cascate dell’Iguazù dal lato argentino

Vista sulla Cascate Iguazù dal lato argentino

La mia visita alle Cascate dell’Iguazù è cominciata dal lato argentino, quello che consente di fare una “scorpacciata” completa delle cascate e di avere una bella visione generale (meglio il lato argentino o quello brasiliano? Ve lo dico alla fine del post).

Dalla stazione degli autobus della piccola cittadina di Puerto Iguazù, in Argentina, ogni circa 15 minuti partono i pullman della linea Río Uruguay che portano direttamente fino all’ingresso del parco in circa 30 minuti (a dicembre 2018 il prezzo del biglietto era di 260 pesos, a/r). L’ultimo bus per il rientro in città dal parco è alle 20:00. Spostarsi da e per le cascate è molto semplice: ricordatevi solo di tenere da parte il biglietto valido anche per il rientro e abbiate l’accortezza di arrivare in stazione presto così da evitare le possibili code (i pullman sono comunque frequenti).

L’ingresso al parco può essere pagato in contanti o con carta di credito (a dicembre 2018 il biglietto d’ingresso era di 700 pesos). Il parco apre alle 09:00 della mattina e chiude alle 18:00.

Per la vostra giornata di visita alle Cascate dell’Iguazù mettete in conto di macinare svariati km durante la giornata (quindi sono d’obbligo un paio di scarpe comode): il Parque Nacional Iguazù, il parco nazionale che racchiude le cascate, è davvero immenso. Per esplorare il parco esistono tre diversi circuiti: il Circuito Inferiore, un camminamento che si sviluppa alla base della cascate, il Circuito Superiore, un insieme di camminamenti a un livello più alto, e la Garganta del Diablo, la parte più spettacolare e scenografica di tutto il parco.

Il mio consiglio è quello di cominciare dal Circuito Inferiore per poi passare a quello Superiore lasciando la visita alla Garganta del Diablo alla fine, per non bruciarsi subito la parte più emozionante della giornata: tra l’altro nel pomeriggio c’è meno gente e la luce crea uno spettacolare effetto arcobaleno sulle acque delle cascate.

I camminamenti sono molto estesi e lunghi, ma ci si può spostare da una parte all’altra del parco usando un comodo trenino: ricordatevi che serve richiedere il ticket prima di salire e le code possono essere davvero molto lunghe.

L’escursione in barca fin sotto le Cascate Iguazù

Escursione in barca Iguazù

Il lato argentino è fantastico perché consente di ammirare le Cascate in tutta la loro bellezza da ogni prospettiva possibile, esaltandosi ogni volta per le viste bellissime che ci si trova davanti. La chicca della giornata è però l’escursione in barca, un’uscita a bordo di barche attrezzate che porta a vedere le cascate da molto, molto vicino… Se vi sentite augurare dallo staff una “buona doccia” non stupitevi – come ho fatto io – perché non si tratta di una battuta, ma della verità: finirete per davvero bagnati fradici. 😀

L’esperienza è veramente adrenalinica: le barche sfrecciano lungo il fiume e si avvicinano moltissimo alle cascate, gli spruzzi sono garantiti e lo sono anche le docce… perché verrete portati praticamente sotto i getti dell’acqua che scende. Se siete un po’ timorosi nessun panico: lo fanno anche i bambini! Prima della partenza vi verrà consegnato un giubbotto di salvataggio e una sacca impermeabile dove deporre le vostre cose per ripararle dall’acqua.

Un consiglio: portate un paio di infradito, mettetevi sotto un costume o quantomeno toglietevi le scarpe (non fate come la sottoscritta che non le tolte e poi è dovuta andare in giro con i piedi zuppi…).

La visita alle Cascate dell’Iguazù dal lato brasiliano

Iguazù lato brasiliano

Rientrata dalla mia bella scorpacciata di Cascate dal lato argentino ho voluto dedicare la giornata successiva alla visita del Parque Nacional do Iguaçu, il parco delle cascate sul lato brasiliano.

Raggiungere il parco è facile da Puerto Iguazù: dalla stazione degli autobus ogni ora partono i pullman che conducono fino all’ingresso del parco (biglietto, a dicembre 2018, 260 pesos, a/r, come per il lato argentino). Raggiungere il lato brasiliano richiede un po’ di tempo in più (io ci ho impiegato 1 ora e mezza) perché si deve passare la dogana (e sbrigare le formalità doganali di uscita dall’Argentina e ingresso in Brasile e viceversa… sì, a fine giornata vi troverete il passaporto con un bel po’ di timbri in più). Passare dall’Argentina al Brasile e rientrare durante la stessa giornata è del tutto normale e non è necessario nessun visto o nessuna tassa. L’unica cosa importante è ricordarsi di portare con sé il passaporto!

L’ingresso al parco può essere pagato anche con carta di credito (a dicembre 2018 il biglietto era di circa 70 real brasiliani). Un’unica avvertenza: l’ultimo bus per tornare a Puerto Iguazù è alle 17:00 (orario argentino), che sarebbero le 18:00 in Brasile (il Brasile è un’ora avanti rispetto all’Argentina)

Varcato l’ingresso, per raggiungere le cascate si sale su un moderno bus a due piani. Lungo il percorso (solo una manciata di chilometri) ci sono diverse fermate; per raggiungere il camminamento panoramico da cui ammirare le cascate si deve scendere alla terza fermata.

Il percorso di avvicinamento alle cascate si snoda in discesa, con un bel percorso nel fitto della vegetazione, dove pullulano uccelli e anche qui (come sul lato argentino) i coati, degli strani animaletti che ricordano i procioni (state in guardia perché potrebbero rubarvi il cibo e potrebbero anche mordere).

Rispetto al lato argentino delle cascate, il lato brasiliano è meno esteso (per visitarlo basta una mezza giornata) ma dà una prospettiva più immediata e aperta sulla cascate, proponendo tanti punti panoramici da cui fare fotografie. La parte finale del percorso arriva fin sotto alla Garganta del Diablo, tra spruzzi d’acqua e nebbiolina di vapore che avvolge ogni cosa.

La visita alle Cascate sul lato brasiliano è di per sé un’esperienza bellissima, anche perché offre delle cose in più che non si trovano sul lato argentino, come la visita al Parque das Aves e la possibilità di ammirare le cascate a bordo di un elicottero.

Lato brasiliano delle Cascate Iguazù: il Parque das Aves

Io ho scelto di visitare il Parque das Aves, un parco per il recupero e la conservazione di tante specie diversi di uccelli, subito la mattina, nell’attesa che si smaltisse la coda chilometrica all’ingresso del parco (scelta che si è rivelata azzeccata).

La visita al parco è molto piacevole (mettete in conto circa un’oretta): il parco è immerso in una fitta vegetazione tropicale molto rigogliosa dove proliferano fiori e piante spettacolari oltre a uccelli tropicali di tutti i tipi, dai tucani ai pappagalli fino ai condor e alle specie più rare. Inoltre ci sono coccodrilli, serpenti, iguane e una bellissima zona dedicata solo alle farfalle.

All’interno del parco c’è un ristorante (dove ho anche mangiato discretamente bene), bar e un negozio di souvenir: in tutti i negozi così come alla biglietteria del parco è possibile pagare con carta di credito, quindi non serve cambiare i soldi in moneta locale.

Usciti dal Parque das Aves, proprio sull’altro lato della strada, si trova la sede della Helixul, la compagnia che dà la possibilità di ammirare le cascate dall’alto di un elicottero. Io ne ho approfittato…

Il volo in elicottero sopra le Cascate Iguazù

Chi mi segue da un po’ sa che i miei sono sempre viaggi molto spartani e all’insegna del low budget... ma visto il contesto incredibilmente meraviglioso e visto che sono sempre curiosa di provare nuovi mezzi di trasporto (l’elicottero mi mancava), ho deciso di farmi un regalino: ammirare le Cascate dell’Iguazù a bordo di un elicottero.

Il volo in elicottero – che è possibile prenotare direttamente al momento, pressi gli uffici della Helixul – offre due diverse possibilità: il più “economico” è quello della durata di 10 minuti, al costo di circa 100€, in condivisione con altre persone. In alternativa si può anche fare un volo della durata di 30 minuti (ma in quel caso il costo è di circa 1.000€ da dividere fino a un massimo di quattro persone).

Prima di fare la mia scelta ero un po’ titubante perché avevo letto in rete delle recensioni divise a metà tra esaltazione e insoddisfazione per la durata limitata del volo (solo 10 minuti); alla fine ho voluto comunque provare e ne sono rimasta molto soddisfatta. 🙂

A bordo dell’elicottero si è in 6, più il pilota; viene assegnato un posto che non si può cambiare (a me è andata bene perché mi hanno fatta sedere davanti a destra, quindi avevo una visuale davvero ampia). Il volo dura sì solo dieci minuti ma… sarà stata l’emozione del mio primo volo in elicottero, sarà stata la meraviglia del panorama sotto di me che ci è scappata una lacrimuccia. I dieci minuti di volo sono comunque ben sfruttati perché l’elicottero sorvola completamente le cascate dal lato brasiliano assicurandosi che tutti i passeggeri a bordo possano avere la prospettiva migliore.

Dal mio punto di vista quindi.. è stata un’esperienza adrenalinica e meravigliosa, e sono stata contentissima di averla fatta. Sì, è un’avventura costosa, ma per un posto incredibile e unico al mondo come le Cascate dell’Iguazù è una spesa che vale la pena.

Ma in definitiva quindi… meglio il lato argentino o il lato brasiliano?

Meglio il lato argentino o il lato brasiliano delle cascate?

Io ho preferito di gran lunga il lato argentino. Perché offre una panoramica molto più ampia e la possibilità di immergersi in un itinerario a piedi di scoperta continua, che non si ha sul lato brasiliano perché di dimensioni più contenute. Se però sul lato argentino si arriva all’apice della bellezza delle cascate per gradi, sul lato brasiliano la vista è fin da subito molto scenografica.

Se il lato argentino offre la possibilità di fare l’escursione in barca (divertimento assicurato), il lato brasiliano dà la possibilità di volare sopra le Cascate in elicottero… quindi anche la giornata sul lato brasiliano ha decisamente un suo perché. Quindi il mio consiglio è: andateci e dedicate un giorno a entrambi i lati.  😉

 

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2 comments

    • Ciao Roberta! Eh sì, quel giro in elicottero ho fatto proprio bene a farlo 😀 spettacolo elevato all’ennesima potenza!

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