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Finalmente.. Istanbul! Il mio racconto

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Istanbul è una città che mi ispira da sempre. Sarà per il suo essere a metà tra Europa e l’Asia, per la sua storia, per il fascino e il mistero che emana.. Finalmente ci sono stata. Finalmente posso raccontarla. Solo in parte, perché Istanbul è immensa, tantissime le cosa da fare e da vedere.

Prima considerazione: se volete visitarla mettete in conto almeno una settimana. Istanbul è una città da vedere con calma, perdendosi nei suoi bazar e immergendosi in contemplazione nelle sue bellissime moschee. Inoltre è una città enorme (15 milioni di abitanti), un semplice weekend non è sufficiente.

Premessa: i giorni antecedenti la mia partenza sono stati molto stressanti a causa di parenti e amici che mi hanno asfissiato di domande circa la situazione attuale di Istanbul; dal 29 maggio sono infatti in atto proteste e manifestazioni anti-governative: “Ma come? Ci vai lo stesso? Non hai paura? Stai attenta! Fossi in te non ci andrei… blah, blah, blah…”.

Nonostante le notizie (e immagini) distorte che arrivano in Italia, la situazione nel centro storico di Istanbul è stata tranquillissima. Stando a Sultanhamet davvero non ci siamo accorti di nulla. Per non correre rischi abbiamo comunque scelto di non andare a Piazza Taksim, il cuore della rivolta, peraltro in una zona parecchio distante dal centro storico. Non mi è successo assolutamente nulla! Dall’Italia (soprattutto per colpa dei TG italiani), arrivano notizie non realistiche, quasi come se fosse una guerra civile. Nulla di tutto ciò. 

Oggi 11 giugno il governo ha fatto intervenire la polizia per sgomberare i manifestanti, non si sa ancora come andrà a finire.

@Adriana Duarte
@Adriana Duarte

Ma veniamo al racconto del mio viaggio! Io sono partita da Bergamo – Orio al Serio con la Pegasus Airlines e posso dire di essermi trovata bene. Il volo dura un po’ meno di 3 ore. La Pegasus non atterra all’aeroporto principale di Istanbul, ma al Sabiha Gökçen, a 25 km dal centro città, nella parte asiatica. Raggiungere il centro richiede circa un’ora ma i collegamenti sono buoni e ben organizzati. Appena fuori dall’aeroporto ho preso la navetta della Havatas fino al molo di Kadikoy e da lì il traghetto per Eminonu. La vista dal traghetto è mozzafiato: il profilo della Moschea Blu e di Aya Sofia avvolto nella luce del tramonto è la mia prima immagine della città e qualcosa che non dimenticherò mai. Semplicemente fantastico!

Ormai ci siamo: prendiamo un taxi e ci facciamo portare a Sultanhamet, il cuore della città, in cui si concentrano il maggior numero degli alberghi e le attrazioni turistiche più importanti. Io sto al Big Apple Hostel, un ostello molto carino a 3 minuti a piedi da Aya Sofia. I miei amici sono all’Ersu Hotel, a poca distanza.

Il tempo di posare il trolley e mi trovo a parlare allegramente con Carmela, una simpatica ragazza australiana che sta girando l’Europa e sta aspettando una sua amica di Londra. Amo respirare quest’aria internazionale e sentirmi cittadina del mondo a tutti gli effetti! 

L’ostello è carino, i ragazzi  alla reception molto gentili e disponibili. Sono in una stanza da sei letti, ci sono doppi bagni e toilette (più che dignitosi) su ogni piano. Se si è da soli la scelta dell’ostello è sempre azzeccata secondo me. Peccato che gli italiano non sfruttino più di tanto questa soluzione, per altro anche economica!

La sera – stanchi per il viaggio – restiamo a cena nel quartiere anche se la Lonely Planet avverte: i ristoranti di Sultanahmet sono mediocri e turistici. La zona è affollata di ristoranti, hotel, ostelli e locali per turisti, ma la prima sensazione che avverto arrivandoci è comunque molto piacevole. La città è coloratissima, le strade sono un continuo sali e scendi, Istanbul è infatti su sette colli (come Roma e come Bergamo, la mia città). Questa città mi piace – e tanto – anche se ci sono appena arrivata.  Già lo so.

Un’altra cosa mi colpisce: ci sono gatti praticamente in ogni angolo, beatamente sdraiati anche nei posti più impensati, sornioni e dolcissimi. Come avremo modo di osservare, Istanbul è davvero la città dei gatti (che io adoro)!

(Continua..)
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8 comments

  1. Grazie, seguirò il tuo consiglio.
    Comunque mi sono iscritto al sito della Farnesina, per comunicare il mio soggiorno in Turchia.
    Un saluto affettuoso, Giovanni.

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