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Maldive low-cost: è davvero possibile?

Maldive lowcost
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Non so voi, ma io ho sempre pensato alle Maldive solo come una destinazione da resort lussuosi per coppiette in viaggio di nozze. Ovvero non le avevo proprio mai considerate come meta per uno dei miei viaggi.

Poi, invece un giorno, per caso, ho scoperto che è possibile viverle anche in un’altra dimensione: tutt’altro che cara, anzi addirittura low-cost, e a dimensione local, a stretto contatto con la popolazione del posto, al di fuori dei tanto blasonati (e per me poco interessanti) resort 5 stelle. Qui vi racconto come è possibile!

Maldive low-cost: sì ma come?

Le Maldive vengono associate al lusso: resort da 4, 5, 6… stelle affacciati su lunghe spiagge del colore del borotalco punteggiate da palme da cocco dove dedicarsi al dolce far niente. Spesso e volentieri è così: nonostante l’arcipelago comprenda più di 1.000 isole, solo 200 sono abitate e appena 100 sono occupate da resort turistici.

Quello che però non tutti sanno è che non esiste solo l’opzione resort: è infatti possibile vivere le Maldive in modo low cost da più punti di vista. Sia per quanto riguarda il tipo di alloggio che si sceglie (hotel o guest-house anziché resort), la modalità di trasferimento (speed boat o traghetto anziché aeroplano o, peggio, idrovolante), il tipo di ristorante (ristoranti per turisti o ristorantini frequentati dai locali), ma anche la compagnia aerea con cui si decide di viaggiare dall’Europa (vi lascio questa chicca alla fine del post!).

Resort di lusso oppure isola di pescatori?

Ancora prima di decidere quando partire, quanto stare, su quale isola soggiornare, c’è una distinzione fondamentale da fare e un’importante decisione da prendere: se soggiornare su un’isola-resort (spesso un’isola minuscola dove si trova solo ed esclusivamente il resort) oppure su una delle cosiddette “isole dei pescatori”, isole abitate dai locali, dove si trovano alloggi più semplici e si è tenuti a rispettare la cultura e la religione locale (musulmana).

Mi spiego meglio:

  • Isola resort: è un’isola in cui non c’è nulla a parte il resort e le sue eventuali strutture (ristorante, bar, spa, etc.); ovvero l’isola è interamente adibita ai turisti e non è abitata dalla popolazione locale; i turisti possono fare il bagno in costume e bere alcool senza problemi; gli spostamenti da e per l’isola sono gestiti dal resort e non ci sono mezzi “pubblici”;
  • Isola di pescatori: è un’isola abitata dalla gente del posto, dove ci sono anche hotel e alloggi per turisti di varia categoria, ma mai esageratamente lussuosi, in genere senza affaccio sul mare; in questo caso non è possibile bere o trovare alcool e si può fare il bagno solo nelle apposite “bikini beach”; i trasferimenti sono gestiti dalle strutture ricettive ma esistono anche traghetti pubblici.

La mia scelta: non essendo una persona da resort o viaggi sfarzosi, ho optato per questa seconda opzione senza indugi. Ho soggiornato sull’isola di Dhigurah, un’isola di pescatori nell’Atollo di Ari Sud, a un’ora e 45 minuti di barca veloce da Malè. Ho raccontato in dettaglio dell’isola di Dhigurah in questo post.

L’isola dei pescatori si rivela senza ombra di dubbio la scelta più economica per quanto riguarda l’alloggio. Il budget in questo caso è ben lontano dalle cifre a tre o più zeri che richiede una vacanza in resort e l’offerta più ampia: potete in genere scegliere tra hotel di varia categoria (tra cui anche moderni boutique hotel molto curati, come il nostro hotel Dhiguveli Maldives a Dhigurah), guest-house e case private che potete prenotare direttamente tramite Booking.

Ristoranti per turisti oppure ristoranti locali?

Un’isola di pescatori si rivela senza ombra di dubbio la scelta più economica per quanto riguarda l’alloggio ma anche per il cibo: avrete infatti la libertà di mangiare dove volete, liberi da forzate formule di mezza pensione, pensione completa o all inclusive (in cui qualcosa – sorpresa ! – è sempre escluso!).

La cosa bella è che su un’isola di pescatori potrete scegliere tra i ristoranti del posto, decisamente più low-cost di un pomposo resort all-inclusive. Ristoranti che possono essere locali per turisti, con un menù che comprende specialità tipiche del posto (anche se in genere meno piccanti della media per venire incontro al gusto occidentale) e piatti internazionali (tipo pasta, hamburger o pizza) e dove i prezzi sono di solito espressi in dollari, oppure locali frequentati dagli stessi abitanti dell’isola, ristorantini basici e ruspanti che permettono di scoprire la vera cucina del posto. (Unica raccomandazione: abbiate sempre con voi un po’ di moneta locale contante, perché nei locali più “scrausi” potrebbero non avere il POS. Ma è una pecca facilmente risolvibile).

Trasferimento in barca, aeroplano o idrovolante?

Se sognate di fare una vacanza alle Maldive che sia low-cost, dovete valutare con attenzione anche il tipo di mezzo di trasporto con cui arrivare sulla vostra isola. Quindi attenzione alla distanza da Malè (capoluogo dell’isola e destinazione della maggior parte dei voli internazionali): se scegliete un’isola molto distante, avrete come unica opzione quella dell’aereo, che è ovviamente l’opzione più cara; se optate invece per un’isola meno distante, potrete contare anche sulla speed boat (o sul traghetto pubblico se siete viaggiatori pro).

I prezzi ovviamente cambiano a seconda del tipo di mezzo che utilizzate per il transfer:

  • Speed boat: è una barca veloce che trasporta poche decine di persone alla volta sulla vostra isola di destinazione; anche se scegliete di soggiornare su un’isola di pescatori, in genere ogni hotel/guesthouse può prenotarla per voi (nel mio caso il costo è stato di 60$ a tratta per un viaggio di quasi due ore);
  • Aeroplano + speed boat: piccolo aeroplani bimotore effettuano il collegamento dall’aeroporto di Malè con l’aeroporto più vicino alla vostra isola; nel caso di Dhigurah, ad esempio, si vola sull’aeroporto dell’isola di Maamigili (20 minuti di colo) a cui segue una traversata in barca veloce (15/20 minuti), che ha come costo 135$ a tratta a persona, 90$ per i bambini e gratis per i bimbi al di sotto dei due anni di età;
  • Idrovolante: è un piccolo velivolo in grado di atterrare direttamente sull’acqua raggiungendo così in modo comodo e veloce ogni isola (nel caso di Dhigurah il costo è di 275$ a tratta per persona, 200$ per i bambini da 2 a 12 anni).

Per chi vuole abbracciare la filosofia delle Maldive low-cost, l’opzione della barca è ovviamente quella consigliata. In realtà ci sarebbe un’altra soluzione ancora più low-cost: il traghetto pubblico. Questa può essere un’opzione valida se volete spostarvi di isola in isola e non siete troppo distanti da Malè. Contate però che il viaggio può essere anche molto lungo (per andare sulla nostra isola avremmo dovuto impiegare 6-7 ore), le condizioni del mare non sempre perfette e gli orari del traghetto non sempre facili da reperire. Insomma… only the brave!

Volo low-cost dall’Europa

C’è infine un ultimo importante fattore che può incidere in modo determinante sul vostro sogno di Maldive low-cost: il volo internazionale da e per l’Italia. Se volete risparmiare qualcosina, dovete essere disposti a fare qualche scalo in più.

L’opzione più comoda, il volo diretto dall’Italia, è ovviamente la più costosa; poi c’è una seconda scelta, la più comune, che prevede uno scalo (ad esempio a Istanbul, in Qatar o negli Emirati Arabi), ma c’è anche una terza opzione: mettere in conto due scali aerei, come ho fatto io.

Ciò che più di tutto ha contribuito a contenere i costi della mia vacanza alle Maldive è stato il volo aereo: sono riuscita a spuntare 330€ per un viaggio di andata e ritorno, con solo bagaglio a mano, con Wizz Air, acquistato circa un paio di mesi prima della partenza. Come mai così poco?

WizzAir è una compagnia aerea low-cost che da poco (dal 4 ottobre 2022) ha inaugurato la tratta Abu Dhabi – Malè. Il volo non c’è tutti i giorni, non potete godere di tutte le normali comodità di un volo aereo di lungo raggio (il sedile non è reclinabile, non è previsto alcun pasto gratuito, non c’è intrattenimento a bordo), ma, se avete già fatto voli di medio raggio low-cost, vi assicuro che non c’è niente di diverso da un volo Ryanair dall’Italia verso le Canarie o le Azzorre. È più che fattibile! (con tutti i voli in perfetto orario tra l’altro, nonostante le pessime recensioni di Wizz Air).

Il volo da Abu Dhabi a Malè dura all’incirca 5 ore, si viaggia di giorno, l’aereo è un Airbus A321neo, leggermente più grande di un normale volo Ryanair o Wizz Air, e il bello è che ci sono collegamenti da molte città europee, tra cui Bari, Catania, Vienna, Budapest e Sofia. Io ho scelto di volare da Bergamo a Sofia, perfetta meta per viaggiatori low-cost (oltre che città molto interessante), con scalo ad Abu Dhabi sia all’andata sia al ritorno (visto la sosta di due giorni al rientro ne ho approfittato per visitare con Abu Dhabi e Dubai) .

Questo sono in breve i “segreti” del mio viaggio low-cost alle Maldive! Presto racconterò in dettaglio come è andata la vacanza.

Avete domande? Volete saperne di più? Chiedetemi!

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6 comments

  1. Ciao, avete fatto qualche escursione o siete sempre rimasti sull’isola? Se si mi racconti come vi siete organizzati? Inoltre, ci sono zone con la barriera corallina?

    • Ciao Paola e benvenuta nel blog 🙂

      Sì, abbiamo fatto 3 diverse escursioni durante la settimana: ogni guesthouse/hotel, etc. le propone e sono sostanzialmente le stesse (reef snorkeling, uscita per vedere gli squali balena o le mante, snorkeling con le tartarughe). Si può prenotare direttamente in hotel prenotandosi 1/2 giorni prima, costano a partire da 50$ a persona (quelle per lo squalo balena un po’ di più) per una durata di mezza giornata e se ti serve ti noleggiano anche l’attrezzatura per fare snorkeling. L’isola è circondata dalla barriera corallina su un intero lato, a seconda delle escursioni poi ti portano in zone diverse. Se ti servono altre informazioni chiedimi pure! Quello che ho scritto nel post si riferisce all’isola di pescatori di Dhigurah 😉

      • Per i pasti avete sempre mangiato fuori dalla guest house? Hanno anche un ristorante interno? Noi viaggeremo con una bimba di 4 anni, se ti viene in mente qualche consiglio particolare… Grazie

        • Abbiamo alternato: nel nostro hotel c’era un ristorante molto buono quindi ci siamo fermati spesso a cena, ma non eravamo in formula pensione completa o mezza pensione (puoi eventualmente decidere di fare pensione completa o mezza pensione se l’hotel dispone di ristorante). Sulla nostra isola la maggior parte degli hotel avevano un loro ristorante. In che periodo andrete o vorreste andare? Stavate pensando all’isola di Dhigurah?

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