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Lisbona, la città della luce

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Se anche voi doveste decidere di arrivare a Lisbona arrivando dal nord del paese, come ho fatto io, probabilmente rimarreste colpiti subito da un elemento: la luce. Lisbona ne è inondata, è un susseguirsi di colore, dall’azzurro del mare e del fiume Tago alle tinte pastello delle case, dai toni blu degli immancabili azulejos al verde delle colline.

Non sono l’unica a pensarlo, visto che già Fernando Pessoa, forse il cittadino più illustre della capitale portoghese, scriveva: “Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole”.

Arrivata in treno da Oporto, città molto carina ma dal clima decisamente “atlantico”, ritrovarsi nel sole accecante di Lisbona è stata una piacevolissima sorpresa, quasi che quei 300 km che dividono le due città siano in realtà molti di più.  Mi basta scendere a Santa Apolonia, la stazione principale della città, nel cuore del centro storico, per trovarmi catapultata in un marasma di gente e movimento.

Arrivando da una città piccola e a portata di mano come Oporto, a prima vista Lisbona mi sembra caotica e gigantesca, ma in effetti non è così. Bastano poche ore e già mi sono ambientata, già ho intuito come si delinea e già ho capito che (mi) lascerà il segno.

Lisbona – così come tante altre città nel mondo – è adagiata su sette colli là dove il fiume Tago si getta nell’Oceano Atlantico. Caratteristica inconfondibile sono i suoi dislivelli, che le danno fascino e carattere, e che hanno sempre fatto di Lisbona meta prediletta di letterati e poeti.

Nel mio viaggio in Portogallo ho deciso di dedicare tre giorni alla visita di Lisbona, durata che mi sento di consigliare a tutti (ma se avete qualche giorno in più a disposizione non può che essere solo un piacere). E cosa vedere in città? Cosa non perdere? Secondo me una buona infarinatura comincia da qui:

Cosa fare in città

Un giro sul tram nr. 28

Tra le immagini più conosciute di Lisbona c’è sicuramente quella del tram giallo che sale sferragliando lungo le strette vie del centro storico. Il tram nr. 28 ha carrozze originarie di inizi ‘900 e regala un vero e proprio tuffo nel passato, un modo davvero suggestivo per esplorare Lisbona. La linea 28 è una linea del trasporto pubblico cittadino, quindi è utilizzato comunemente anche dagli abitanti, ma è amatissimo dai turisti, che lo prendono letteralmente d’assalto (esistono anche tram creati appositamente per i turisti, ma quello originale è quello giallo).

Perché il tram 28 è così amato dai turisti? Oltre a essere un tram storico molto affascinante, esso attraversa i quartieri storici della capitale – Baixa, Alfama, Barrio Alto e Graça – e quindi è perfetto per chi è appena arrivato in città e vuole avere una panoramica generale. L’unico inconveniente è che essendo così amato dai turisti è spesso affollato e può comportare lunghe attese; il trucco è quello di prenderlo di prima mattina: arrivata a Largo Martim Moniz, il capolinea della linea in centro città, alle 9 della mattina ho trovato poca gente e sono anche riuscita a sedermi.

Per quanto riguarda il biglietto, potete farlo a bordo: il mio consiglio però è quello di acquistare l’abbonamento ai mezzi pubblici (di uno o più giorni) così da poter scendere e salire dal tram quante volte volete.

A caccia di miradouros ed elevadores

Salendo verso il quartiere de l’Alfama con il tram 28 è assolutamente consigliata una sosta al Miradouro de Santa Luzia, uno dei luoghi panoramici più suggestivi della città, che regala splendide vedute sul Tago e sui tetti di Lisbona. Ma non è il solo. Lisbona è piena di miradouros, cioè dei belvedere. Da non tralasciare il vicinissimo Miradouro das Portas do Sol, il Miradouro da Graça, di fronte alla Chiesa de Graca, e il Miradouro de Sao Pedro de Alcantara, nel quartiere del Bairro Alto. A quest’ultimo ci potete arrivare anche con l’elevador da Gloria, un piccolo treno a cremagliera.

Chiamati elevadores o ascensores poiché fungono da veri e propri ascensori che portano da un quartiere all’altro coprendo i diversi dislivelli di Lisbona, sono un altro interessante mezzo di trasporto per scoprire la città (anche qui torna utilissimo l’abbonamento giornaliero al trasporto pubblico). Tra i più famosi anche l’Elevador de Santa Justa, in metallo e stile neogotico, l’unica funicolare verticale della città, che collega il quartiere Rossio alla bellissima chiesa del Carmo, a cui aggiungere l’Ascensor da Bica, che congiunge Rua de São Paulo a Largo Calhariz, e l’Ascensor da Lavra, il più antico (risale al 1884), che collega Avenida da Libertade al quartiere dos Restauradores.

L’Alfama e il Bairro Alto

Nella Baixa, il centro storico della città ridisegnato dopo il devastante terremoto del 1755, le vie seguono un andamento schematico e ortogonale; salendo sulle colline, nei quartieri del Bairro Alto (“quartiere vecchio”) e Alfama, il più antico quartiere della città, di origine araba, le strade diventano viuzze e gomiti improvvisi, le case quasi si toccano, con veri e propri labirinti in cui perdersi è solo un piacere.

Elegante e alla moda, il Bairro Alto con i suoi innumerevoli piccoli bar e ristoranti – come lo storico “Cafe a Brasileira” amatissimo da Fernando Pessoa – rappresenta il cuore della vita notturna di Lisbona. Di giorno vale una visita la Igreja Sao Roque, con i suoi splendidi interni, le rovine della Chiesa del Carmo, sventrata in seguito al terremoto del 1755, e lo splendido punto panoramico offerto dal Jardim de São Pedro de Alcântara, raggiungibile comodamente con la funicolare Elevador da Gloria.

Il quartiere di Alfama è un concentrato di fascino e attrazioni: qui si trovano alcuni dei punti più importanti della storia della città, come il Castello di São Jorge, che regala una vista incomparabile sulla città, il Miradouro de Santa Luzia e il Miradouro das Portas do Sol, la Cattedrale del Sè, la più antica della città, e la Chiesa di Santa Engrácia.

La zona di Belem

Una giornata del vostro viaggio a Lisbona va assolutamente dedicata a Belem (“Betlemme”), quartiere a ovest del centro storico, vicino alla foce del Tago (da Belem l’Oceano si intravede trepidamente). Per arrivare a Belem basta prendere il tram nr. 15 (che parte da Pç. Figueira ma ferma anche in Pç. Comércio) o i bus 76 e 729.

Contraddistinto da un fascino tutto marinaresco, in questa zona della città si trova la famosa Torre di Belem, una torre fortificata del XVI secolo Patrimonio dell’Unesco, creata come parte del sistema di difesa posto alla foce del fiume Tago e come porta cerimoniale di Lisbona; vicino, sempre affacciato sul Tago c’e il monumento alle Scoperte (Padrão dos Descobrimentos), realizzato nel 1960, a cinquecento anni dalla morte di Enrico il Navigatore, per celebrare le gesta dei grandi navigatori.

Proprio di fronte si trova lo splendido monastero dos Jerónimos, costruito in stile manuelino per celebrare il ritorno di Vasco de Gama dopo la scoperta della rotta per l’India, anch’esso Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Prima di lasciare Belem è obbligatoria però una tappa all’antica pasticceria Pastéis de Belém, da cui è impossibile non uscire con una bella scorta dei famosi pasteis de Belém alla crema (provateli con una spolverata di cannella).

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