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Fuori dal mondo a Murrebuè: Mozambico selvaggio

Murrebuè, un puntino minuscolo in mezzo al nulla, dall’alto si vedono solo palme e spiaggia. Nient’altro. Solo il blu del mare, il giallo della spiaggia intervallato qua e là da qualche puntino di verde. Così mi era apparso su Google Maps la prima volta che l’avevo cercato, mossa dalla curiosità.

È in questo angolo di natura selvaggia, completamente fuori dalla civiltà, che mi ha portato il mio viaggio nel nord del Mozambico. Un paese immenso, sterminato e in gran parte dominato da una natura inviolata, un paese dove il turismo di massa non è ancora arrivato (e dove spero non arrivi mai, anche se la vedo dura), dove la lingua portoghese che si incontra con l’africanità rende tutto più dolce, più familiare.

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Ilha de Moçambique, l’antica capitale del Mozambico amata dai poeti

Eccolo, ci siamo! È con la stessa emozione di un bambino che vede per la prima volta il mare che mi sporgo dal finestrino per salutare l’Oceano Indiano, con emozione e attesa. Ho lasciato due giorni prima il Malawi, atteso con pazienza il visto per entrare in Mozambico, attraversato villaggi e paesaggi incredibili, ed eccomi arrivata alla mia destinazione finale: Ilha de Moçambique, nel nord del Mozambico.

Ecco finalmente le spiagge di sabbia bianchissima, le palme, l’acqua azzurrissima dell’oceano e il famoso ponte di 3 km che collega Ilha de Moçambique con la terraferma.

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Destinazione Mozambico del Nord: il racconto del mio viaggio

L’ufficiale che mi sta di fronte mi fa cenno di appoggiare il dito indice. Poi mugugna qualcosa e mi indica lo sgabello dietro di me. Mi siedo, guardo attraverso la webcam e click, la foto è fatta. La stampa e me la mostra quasi a chiedermi se è di mio gradimento: come visto per il mio passaporto andrà benissimo.

Abbiamo appena lasciato il Malawi e ci troviamo alla frontiera di Milange, nella provincia della Zambesia, Mozambico del nord. Dopo un paio d’ore di attesa burocratica in un ufficio in cui il tasso di umidità è ben al di sopra della nostra soglia di sopportazione, ci vengono finalmente ridati i passaporti: finalmente siamo liberi di entrare in Mozambico! Da adesso in poi basta eredità coloniale inglese, si comincia a parlare portoghese. E tutto appare subito diverso.

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