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Consigli per dormire in tenda in montagna

dormire in tenda in montagna
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Nei mesi incerti di viaggi mancati e sogni di voli spezzati legati al periodo del Covid, una decisione presa quasi per caso si è rivelata ora molto utile (e profetica): comprare una tenda da campeggio da usare ad alta quota.

Dormire in tenda in montagna è una cosa da organizzare per bene, che richiede accorgimenti tecnici, qualche astuzia e un po’ di allenamento, ma che alla fine ripaga all’ennesima potenza.

Vuoi mettere andare a dormire con solo le stelle sopra di te e svegliarti in cima a una montagna, lontano chilometri da tutto e da tutti? Ma andiamo per ordine. Che tipo di tenda ci vuole? Si può campeggiare ovunque? Che cosa si deve portare con sé? Qui vi racconto la mia esperienza.

E se comprassimo una tenda?

Personalmente ho sempre amato la tenda: è una cosa che mi regala emozioni e che mi permette di instaurare un contatto speciale con la natura, all’insegna della massima libertà (eh già, non sono mai stata una persona da hotel a 4 stelle). Specialmente ad alta quota. Dormire in tenda l’ho fatto da bambina, con le gite dell’oratorio a mo’ di boy-scout, e l’ho fatto qualche volta anche in viaggio: in Laos, ad esempio, dormendo in uno pseudo campeggio da frikkettoni vicino a Pakse, o nel Liwonde National Park, in Malawi, in una notte memorabile in cui degli elefanti vennero a mangiucchiare l’erba fuori dalle nostre tende (se ci penso mi sale ancora l’emozione), e anche due anni fa, nel silenzio maestoso del deserto del Rub’ al-Khali, in Oman.

Riflettendoci, poche altre situazioni hanno mai saputo emozionarmi tanto come il dormire in tenda. Ecco perché quando Stefano mi ha buttato lì “E se ci comprassimo una tenda per dormire in montagna?” non ho avuto esitazioni: assolutamente sì! La tenda è rimasta custodita in garage per mesi, intatta e inutilizzata, fino al 2021, quando in tempi di Covid, vedendo crollare tutti i nostri progetti di viaggio abbiamo capito: questo sarà l’anno della tenda!

Quale tipologia di tenda acquistare? In commercio esistono diverse tipologie di tende, a seconda dell’uso, della capienza massima e del budget. Se intendete acquistare una tenda che sia adatta alla montagna è bene prestare attenzione alla qualità della tenda, alla sua resistenza alle basse temperature ma anche alla leggerezza. Tenuto conto che è qualcosa che poi dovrete trasportarvi sulle spalle, la tenda deve essere robusta e confortevole, ma possibilmente leggera, il più leggera possibile.

Dopo una attenta ricerca in rete, noi abbiamo optato per una tenda Ferrino da alta quota (modello Pumori 2): non una semplice tenda da campeggio, ma una tenda ideale per le 4 stagioni, quindi utilizzabile anche con le basse temperature, con doppia copertura termoisolante e triplo rinforzo, paleria in alluminio, resistente a pioggia e vento e realizzata con tessuti Fire Retardant. Peso 2,9 kg (una delle più leggere che abbiamo trovato).

La cosa bella è che una tenda di questo tipo, anche se sofisticata, resistente e leggera, non è particolarmente difficile da montare, anzi. La tenda però non è l’unica cosa che vi serve se decidete di dormire in tenda in montagna. Le cose da portare sono un sacco e vanno scelte con cura. A partire dallo strumento più importante: lo zaino.

Bivaccare in tenda in montagna

Dormire in tenda in montagna: gli accessori da portare

Prima di pensare alla tenda, al cibo o agli altri accessori da portare con sé, è utile interrogarsi sullo zaino, per questo tipo di esperienza davvero un elemento essenziale. Io sono una sostenitrice degli zaini tecnici da 40 litri: è lo zaino che porto sempre con me nei miei viaggi da backpacker, è stato con me dappertutto, anche durante i miei cinque mesi a zonzo per l’Asia e penso sia un giusto compromesso.

Personalmente sconsiglio sempre zaini con volumi esagerati: comodi sì perché capienti, ma proprio per questo alla fine molto pesanti. A meno che vi muoviate con il vostro sherpa personale, ricordatevi che tutto quello che portate con voi graverà sulle vostre spalle e sulla vostra schiena: è sempre meglio viaggiare leggeri. Se vi apprestate a camminare per lunghi chilometri lungo sentieri di montagna cercate di essere parchi.

Durante i miei viaggi zaino in spalla il mio 40 litri arriva in genere a pesare sui 10 chili; anche nel caso delle escursioni in montagna il peso che ho raggiungo è stato quello. Se siete già dei backpacker abituati a muovervi con lo zaino addosso, percorrendo anche più chilometri, allora partite avvantaggiati: spalle e schiena sono già allenati (certo poi dovrete avere comunque un minimo di allenamento anche per quanto riguarda il trekking in montagna).

Secondo il mio parere, lo zaino ideale per dormire in tenda in montagna ha questo identikit:

  • 40 litri max
  • spallacci robusti
  • cintura addominale e per le spalle
  • schienale traspirante
  • lacci e fibbie per legare tenda/sacco a pelo/materassino
  • cerniera verticale per poter prendere le cose all’interno con facilità

Risolto il dilemma legato alla tenda e allo zaino, si apre ora un mondo: cosa portare per dormire in tenda in montagna? Che tipo di cibo? E le stoviglie? Cosa portare per dormire comodi? Quanti vestiti? E per lavarsi? Ecco come ci siamo organizzati noi finora.

In tenda in montagna

Gli accessori per dormire in tenda in montagna

Materassino

Di materassini da campeggio ne esistono diversi, gonfianti e auto-gonfianti, di diverso spessore e materiale; i più economici sono quelli da gonfiare, in genere però parecchio ingombranti: questa tipologia può andare bene se si dorme in un campeggio attrezzato e ci si sposta in auto, ma non in montagna. L’ideale è puntare sui materassini auto-gonfiabili: ovviamente i più leggeri e pratici da trasportare sono anche quelli più cari.

Noi inizialmente ci siamo accontentati di semplici tappetini da yoga ripiegabili: se si dorme su un morbido prato erboso possono andare bene, il problema è però l’umidità. La soluzione migliore è quindi quella di acquistare un materassino auto-gonfiante di un buono spessore per isolare bene dall’umidità del terreno. Lo svantaggio è che ciò significa caricarsi sulle spalle altro peso.

Alla fine abbiamo deciso che valeva la pena caricarci qualche altro peso sulle spalle acquistando un materassino auto-gonfiabile (abbiamo optato per un Camp Light Mat 2.5 in nylon20D mini Ripstop: 2,5 cm di spessore e peso 670g). Occupa spazio prezioso nello zaino, ma davvero ne siamo soddisfatti.

Sacco a pelo

Esistono sacchi a pelo diversi per forma, imbottitura e fascia di prezzo. Il fattore determinante nello sceglierli è la situazione di utilizzo: se per il campeggio al mare va bene anche un sacco a pelo leggero, estivo, per dormire in tenda in montagna serve un sacco a pelo “invernale”, che resista cioè fino alle basse temperature: i sacchi a pelo garantiscono diversi range di temperatura tra cui scegliere.

Noi abbiamo dei sacchi a pelo “a mummia”, caldi e avvolgenti. Io ho scelto una tipologia media, ma essendo freddolosa ho deciso di acquistare un sacco a pelo ancora più caldo, in piuma, adatto anche per bivaccare al di fuori della bella stagione.

Consiglio i sacchi a pelo in piuma d’oca perché:

  • Sono i più caldi
  • Sono leggeri
  • Occupano meno spazio

Ovviamente i sacchi a pelo più caldi, leggeri e poco ingombranti sono quelli più cari, ma se siete freddolosi o andate spesso in montagna – e volete andarci in ogni stagione – sono davvero la scelta più azzeccata.

Cuscino

In questo caso è facile: esistono in commercio dei comodi cuscini gonfiabili che sono leggerissimi e occupano pochissimo spazio (e costano poco). L’unico inconveniente è che si possono bucare (come è successo a me l’ultima volta). Se siete il genere di persona che dorme anche senza cuscino allora siete fortunati: un accessorio in meno da portare!

Vestiti per dormire

Questa voce va di pari passo con la voce “sacco a pelo”: se avete un sacco a pelo bello caldo o se non siete freddolosi non vi serve portare dei vestiti extra per dormire. Il mio consiglio è comunque quello di non dormire con tutti i vestiti che avete con voi, perché al risveglio, uscendo dalla tenda, non avrete più nessuno strato caldo da aggiungere (può sembrare una cosa banale ma forse banale banale non lo è).

In quanto ai vestiti, per una notte fuori può bastare una maglietta di ricambio per il giorno dopo, dei pantaloni lunghi per la sera o per le temperature più fresche, un pile, una manica lunga e una giacca anti-vento/anti-pioggia (anche qui, come ho scritto nei miei consigli sulle cose da portare nello zaino per un lungo viaggio.

Comunque è importante non eccedere mai con i vestiti, e preferire capi leggeri e traspiranti, come ad esempio le magliette in tessuto tecnico.

Andare in tenda in montagna

Cibo e accessori per mangiare

Che tipo di cibo portare con sé

Questa è una questione che dipende dalla durata di notti che intendete trascorrere fuori, dal tipo di esigenze che avete e dalla zona in cui intendete andare a mettere la tenda. Per i pasti potete anche scegliere di appoggiarvi a un rifugio, se in zona, o accontentarvi dei classici panini se è solo per il pernottamento di una notte.

Se invece volete portare con voi qualcosa di più appagante o sostanzioso è meglio evitare i contenitori pesanti (tipo le scatolette) o contenenti troppi liquidi (pesano). Noi abbiamo optato per dei cibi pronti (della pasta pronta e confezionata, solo da scaldare, e un secondo freddo già pronto).

Nei negozi specializzati in articoli da campeggio sono in vendita anche buste con pasti disidratati appositamente studiati per gli escursionisti o preparati ad alto contenuto calorico, come quelli della marca norvegese REAL FIELD (li trovate anche su Amazon).

Fornellino da campeggio

Per scaldare i cibi e soprattutto per bere qualcosa di caldo a colazione (io non potrei mai rinunciare a un buon tè caldo la mattina), portiamo sempre con noi un piccolo fornellino da campeggio. Poco ingombrante e leggero, non mi sono pentita di averlo portato con noi, anzi! L’unico accorgimento è di usarlo in un posto riparato dal vento (lontano dalla tenda, of course), o acquistare un paravento, portare eventualmente una bomboletta di ricarica e non dimenticarsi l’accendino!

Posate e stoviglie

Nei negozi di articoli sportivi, nel reparto degli accessori da campeggio, è possibile acquistare le gavette, dei comodi set con pentola da campeggio in alluminio, posate e piatti in plastica studiati per stare tutti all’interno della stessa pentola, con manico estendibile, che può fungere anche da scolapasta. Un’idea brillante, pratica da chiudere e trasportare, leggera e che occupa poco spazio.

In più io ho solo aggiunto due tazze, che avevo già, ma esistono anche set completi di tutto, per singoli, per due persone o per più persone. Se intendete trascorrere un’unica notte in tenda, potete anche permettervi di non pensare al detersivo per i piatti. Utile invece posizionarsi vicino a un corso d’acqua: anche se l’acqua non è potabile, può sempre tornare utile per un veloce risciacquo di piatti e posate.

E se invece state via più giorni come fare per pulire i piatti? Visto che siete in mezzo alla natura, la soluzione più intelligente è usare detersivi per piatti 100% naturali: in commercio ce ne sono diversi, sia liquidi, sia solidi (molto pratici da portare con sé).

Acqua

Posizionarsi vicino (vicino ma non troppo: l’umidità in tenda in montagna non è piacevole) a un corso d’acqua può tornarvi utile anche per lavarvi i denti e la faccia (anche se l’acqua potrebbe essere un po’ freddina per i vostri denti).

Le scorte di acqua potabile non possono mancare: per una notte fuori noi ci siamo portati due litri di acqua a testa, acqua che ci è avanzata perché abbiamo bevuto un paio di volte a un rifugio lungo il percorso e perché non faceva troppo caldo.

Meglio comunque avere acqua in più se intendete attraversare delle zone lontane da rifugi o se dovete usarla per fare da mangiare. In questo caso è una cosa che pesa ma è fondamentale. In commercio esistono comunque anche dei filtri per rendere l’acqua potabile.

Altri accessori utili

Tra gli altri accessori che possono tornare utili: una torcia da testa per la notte, una lampada da tenda (molte tende hanno il gancio per poter appendere una lampada internamente), salviettine umidificate per pulirsi e rinfrescarsi, un coltellino svizzero multifunzione, un martello da campeggio per piantare i picchetti della tenda, una batteria esterna da cellulare e tutte le attrezzature classiche da montagna (in primis le racchette, che vi aiuteranno ad affrontare meglio le salite).

Dove è possibile dormire in tenda in montagna in Italia?

Lascio in fondo la questione più spinosa: dormire in tenda in montagna è possibile ovunque? In realtà il campeggio libero è vietato in moltissime zone d’Italia (è invece consentito, con le dovute eccezioni, in paesi come Norvegia, Svezia e Finlandia). In Italia manca una normativa nazionale, le regole sono diverse da regione a regione: nella maggior parte dei casi, i comuni chiedono l’inoltro di una richiesta iscritta per avere il permesso di campeggiare nel loro territorio. In Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sardegna vige invece il divieto assoluto di campeggiare al di fuori delle aree attrezzate; in Abruzzo è possibile campeggiare ma solo in specifiche aree predisposte, in Molise invece è consentito. Allora come si fa a campeggiare in montagna?

Prima di tutto è necessario fare una distinzione: se il campeggio libero ad alta quota è pressoché sempre vietato, non è vietato il bivacco. Ovvero, non è consentito piantare la propria tenda in mezzo alla natura per più giorni, ma è possibile accamparsi per la notte: il bivacco alpinistico, dal tramonto all’alba, è consentito anche all’interno di molti parchi, ad esclusione di particolari aree protette.

Se volete dormire all’interno di un parco (noi l’abbiamo fatto ad esempio all’interno del Parco dell’Adamello, dove il bivacco notturno è consentito), è quindi utile informarsi prima di organizzare.

Ho dimenticato qualcosa? Aspetto suggerimenti!

 

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2 comments

  1. Ciao, voglio fare un piccolo appunto sul materassino, sperando che chi leggerà questo articolo legga anche il commento. Il solo materassino auto-gonfiante non basta, non è funzionale ad isolare il nostro saccoletto dall’umidità del suolo. Molto meglio se si porta una stuoia, anche della Decathlon. La banalissima stuoia costa pochi euro, ma assolve ad una funzione essenziale! Isolare dall’umidità del suolo. Questo perché la spugna della stuoia è piena di piccoli fori che contengono aria. Proprio l’aria ha delle proprietà isolanti.

    In sostanza sopra al tappeto della tenda mettere la stuoia e sopra alla stuoia il materassino autogonfiante.
    Dormirai divinamente!

    • Ciao Francesco, grazie per il tuo commento! Io ultimamente ho acquistato anche il materassino autogonfiante e devo dire che mi sono trovata molto bene, anche dal punto di vista dell’isolamento.

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