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A Montreux, sulle tracce di Freddie Mercury

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La Riviera di Montreux, affacciata sulla sponda svizzera dello splendido Lago di Ginevra, ha sempre attratto poeti, filosofi, artisti e musicisti, da Ernest Hemingway a Victor Hugo, da Charlin Chaplin a Lord Byron. Tra questi anche Freddie Mercury, il carismatico e amatissimo leader dei Queen.

In questo post vi racconto come ogni amante dei Queen (ma non solo) può rivivere i luoghi di Montreux che tanto hanno ispirato Freddie e come è possibile rendergli omaggio ancora oggi.

Nei miei ricordi di ragazzina c’è, vivissimo, quello legato alla mia emozione nel tenere tra le mani per la prima volta Made in Heaven, l’album dei Queen uscito nel novembre del 1995, quattro anni dopo la morte di Freddie. La prima cosa che mi colpì fu la copertina, in cui Freddie, nella sua famosa posa con il pugno al cielo, è affacciato su uno splendido lago sfumato di blu con gli altri membri della band dietro di lui.

Solo pochi anni fa ho scoperto che quella copertina, quel lago, era il lago di Ginevra, e più precisamente la cittadina di Montreux, il luogo dove Freddie aveva ricavato il suo buen retiro e trovato casa, in un posto che gli aveva regalato pace e lo aveva ispirato moltissimo. Qui, furono scritte e registrate molte delle canzoni dei Queen, da Under Pressure e Innuendo, Kind of Magic e tante altre.

Da quella rivelazione è scattato in me il desiderio di andare a riempirmi gli occhi io stessa di quel meraviglioso blu: prima o poi ci dovevo. E ora, a ottobre 2018, eccomi finalmente a realizzare il mio sogno: mi sono ritagliata qualche giorno per fare un tour attraverso la Svizzera francese, con prima tappa proprio Montreux.

Oltre a essere una località piacevolissima sul lago, curatissima, adornata di fiori, con una vegetazione prorompente e palazzi eleganti, Montreux è una piccola cittadina che permette di gustare appieno un gran senso di pace e serenità (lo stesso avvertito da Freddie), che inoltre offre ai fan della mitica band il piacere di riscoprire i posti che hanno segnato parte della loro storia.

I Queen e Montreux: i Mountain Studios

Il 4 dicembre 1971 un incendio durante un concerto di Frank Zappa distrusse il Casinò di Montreux (questo episodio ispirò Smoke on Water dei Deep Purple, testimoni dell’evento, scritta e registrata proprio a Montreux). Quando il casinò venne riaperto cinque anni dopo, questo comprendeva anche uno studio di registrazione all’avanguardia: i Mountain Studios (fra i primi al mondo ad avere due registratori a 24 tracce). In questi studi registrarono i più grandi nomi della musica, dai Rolling Stone a David Bowie, passando per Led Zeppelin, AC/DC, Iggy Pop, Nina Simone (senza contare la musica prodotta durante il Montreux Jazz Festival, tra i festival musicali più importanti al mondo).

I Queen arrivarono ai Mountain Studios nel luglio del 1978, per registrare il loro settimo album, Jazz. Quando ci tornarono nel 1979, affascinati dalla pace e dalla bellezza di Montreux, decisero di acquistarli (resteranno di loro proprietà fino al 1993). Lì registrarono sette album, tra cui A kind of Magic, The Miracle, InnuendoMade in Heaven, l’album che Freddie non ha mai potuto ascoltare.

Oggi gli studi di registrazione non sono più in funzione, ma parte di essi sono aperti al pubblico (e visitabili gratuitamente) insieme a un piccolo meraviglioso museo dedicato ai Queen proprio all’interno del casinò chiamato Queen – The Studio Experience. Gli studi-museo sono stati voluti e finanziati dal Mercury Phoenix Trust, associazione fondata nel 1992 da Brian May e Roger Taylor che lotta per sconfiggere l’AIDS.

Gli studi originari erano su due piani, con la sala di controllo e lo studio di registrazione al piano superiore: il piano superiore è stato riconvertito, ma la sala di controllo è rimasta tale e quale (è stato sostituito solo il mixer, il Neve 8048, che si trova oggi presso il Svenska Grammofonstudion di Goteborg, in Svezia). Buona parte degli impianti e delle strumentazioni audio sono le stesse di quando gli studi erano di proprietà dei Queen.

Prima di accedere alla sala di controllo, entrando nel Queen – Studio Experience si viene catapultati in una fantastica sala ricca di cimeli di Freddie e dei Queen, dove fanno da colonna sonora tutte le migliori canzoni della band. Qui è delle teche conservano vestiti di scena e strumenti originali appartenuti alla band, manoscritti (tanti, tantissimi manoscritti, soprattutto di Freddie, che amava scrivere su qualsiasi pezzo di carta), fotografie, interviste, album e molto altro. Se siete dei fan dei Queen sappiate fin da ora che vi scapperà la lacrimuccia perché anche se piccolo il museo regala davvero delle grandi emozioni (e non vorrete più andarvene da lì).

Dove: Gli studi si trovano in Rue du Théâtre 9, all’interno del Casino Barrière de Montreux, in centro, e sono visitabili gratuitamente secondo gli orari del casinò, tutti i giorni dalle 10:00 alle 22:00 (per accedere, anche se solo alla sala di registrazione, vi sarà chiesta la carta d’identità).

Freddie e Montreux: la Duck House

Il lungolago di Montreux
Il lungolago di Montreux

Freddie trovò in Montreux il luogo ideale per sfuggire al caos mediatico e dove trovare la giusta sensazione di pace e tranquillità per vivere e comporre musica (di Montreux disse: “If you want peace of soul, come to Montreux“).

Nel 1980 decise di affittare una casa in legno affacciata sul lago, che chiamò “The Duck House” (la “casa della papera”): la vista dalla casa è esattamente ciò che compare sulla copertina dell’album Made in Heaven.

La vista ispirò molte delle canzoni di Freddie, tra cui una delle ultime, A Winter’s Tale.

It’s all so beautiful
Like a landscape painting in the sky, yeah
Mountains are zooming higher, mmm
Little doves scream and cry
My world is spinning and spinning and spinning
It’s unbelievable
Sends me reeling
Am I dreaming
Am I dreaming
Oooh it’s bliss

(A Winter’s Tale)

Nei suoi ultimi anni di vita Freddie si mise a ristrutturare un appartamento sul Quai des Fleurs; anche se consapevole che non sarebbe riuscito a vedere il risultato finale, ciò gli fu di molto aiuto per esprimere la sua passione per l’arredamento d’interni e per distrarlo dalla malattia.

Dove: la casa è tuttora esistente, e si trova in Rue du Lac 165, a Clarens, sulla strada che va a Vevey, ma non è visitabile (anche dalla nostra non è visibile). L’appartamento ristrutturato si trova invece in Rue de Bon-Port 15, sulla passeggiata del lungolago.

La statua di Freddie a Montreux

Il Freddie Mercury Memorial
Il Freddie Mercury Memorial, in centro a Montreux

L’attrazione forse più famosa di Montreux è diventato il Freddie Mercury Memorial, la statua in bronzo che dal 1996 capeggia sul lungolago nella Place du Marché, dove si trova il mercato al coperto.

La statua in onore di Freddie è stata realizzata dalla scultrice ceca Irena Sedlecká e donata alla città dal Freddie Mercury Estate. La statua fu inaugurata il 25 novembre (giorno successivo all’anniversario della morte) del 1996, alla presenza dei genitori di Freddie, Bomi e Jer Bulsara, della cantante lirica Montserrat Caballé (con cui Freddie incise l’album Barcelona) e Brian May e Roger Taylor dei Queen (l’altro membro del gruppo, John Deacon, dopo la morte di Freddie si è ritirato dalla scena pubblica).

Proprio accanto al mercato coperto c’è un negozietto dove è possibile acquistare oggetti e gadget legati ai Queen.

Dove: nella Place du Marché, dove si trova il mercato coperto, sul lungolago del Quai de la Rouvenaz.

 

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