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Cosa fare e vedere a Bruxelles

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Bruxelles non era nei miei piani, ma come spesso succede per le cose inaspettate, si è rivelata una gran bella scoperta. È successo che, complice il Black Friday, mi sono ritrovata in mano un biglietto aereo andata e ritorno per la capitale belga a 9,98€. Vuoi non approfittarne?

Non so perché non avevo ancora considerato Bruxelles. In parte non mi era capitato di pensare seriamente a un viaggio in Belgio e in parte mi ero lasciata forse condizionare da dei commenti non proprio esaltanti al suo riguardo (mai farsi condizionare).

Bruxelles rientra a pieno titolo, secondo me, nell’elenco di alcune delle città europee più (ingiustamente) sottovalutate. Bruxelles merita il viaggio? Secondo me assolutamente sì. Cosa fare e vedere in città? Secondo me, tra le varie cose, soprattutto queste che vi consiglio qui sotto.

Lasciarsi incantare dal Centro Storico

Il cuore di Bruxelles è la Grand Place, la piazza centrale della città, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1998. Sulla piazza – davvero splendida – si affacciano alcuni dei palazzi più storici di Bruxelles, come l’Hotel de Ville (il municipio), del 1400, con la statua di San Michele Arcangelo, la Maison du Roi, dove fin dal XIII secolo si vendeva il pane, oltre alle Case delle Corporazioni  tra cui la casa dei commercianti, la casa degli artisti, la casa dei birrai – che raccontano la vocazione commerciale della piazza e di tutta la città.

La piazza è sempre piena di turisti incantati con il naso all’insù; la domenica mattina si anima con il mercato dei  fiori e degli uccelli e a Ferragosto si riempie di fiori con la tradizionale Infiorata del 15 di agosto.

Prendendo Rue Charles Buls si passa davanti al memoriale a Everard ‘t Serclaes (si dice che toccarlo porti fortuna) e proseguendo sempre dritti si arriva alla piccola statua in bronzo del famoso Mannekin Pis (raffigurante un bambino che fa pipì) figura-simbolo della città (ma non solo: in centro città c’è Jeanneke Pis, il suo alter ego femminile e Zinneke, il cane che fa la pipì).

La zona intorno alla Grand Place costituisce lIlot Sacrè, un dedalo di viuzze piena di ristoranti, pub, golose chocolaterie e negozi che vendono waffle in tutte le salse. Da non perdere sono le Saint-Hubert Galleries, una lunga galleria coperta di metà ‘800 dove si susseguono bistrot e vetrine di boutique e alti nome della chocolaterie belga. Da lì si raggiunge subito la Cattedrale di Bruxelles, la chiesa ufficiale della casa reale, anch’essa da non mancare.

Cosa fare per scoprire al meglio il centro storico di Bruxelles? Secondo me prendere parte a uno dei walking tour gratuiti di Viva’s Tour. Il tour a piedi con loro mi ha regalato una bella infarinatura generale sulla città oltre a essere stata un’esperienza molto divertente (la mia guida, Dora, è stata una fucina di conoscenze e informazioni sulla città). Oltre alla visita del centro storico organizzano anche tour alla scoperta del quartiere di Sablon e del quartiere europeo (ne parlo più sotto).

Fare full-immersion di arte ai Musei Reali delle Belle Arti

Immagine da Visit Brussels

Mentre si è in città meritano una visita i Musei Reali di Belle Arti, la più grande collezione d’arte del Belgio, un complesso museale ubicato in pieno centro che comprende più di 20.000 dipinti, disegni e sculture dal XV secolo a oggi.

Il Museo d’Arte Antica racchiude le collezioni più importanti di arte fiamminga con opere del periodo XV-XVIII secolo, tra cui grandi maestri come Bruegel il Vecchio, Van Dyck e Rubens; il Museo Fin-de-Siècle espone opere dal tardo Settecento ai giorni nostri, con nomi di fama internazionale come David, Coubert, Van Gogh, Gauguin, Seraut, Matisse, Chagall, De Chirico, Dalì e Picasso. Dal 2009 si è aggiunto anche il Museo Magritte, la più grande collezione al mondo dedicata alla figura e alle opere di René Magritte, il maggiore esponente della corrente surrealista in Belgio.

È possibile visitare i musei singolarmente (8€, 2€ fino a 25 anni) oppure acquistare un biglietto cumulativo (13€, 3€ fino a 25 anni). Il complesso è chiuso il lunedì, tranne il Museo Magritte che è aperto tutti i giorni. Per la visita di tutto il complesso mettete in conto almeno 3 ore (ma volendo visitarlo con calma si potrebbe restare anche tutto il giorno).

Se questa abbuffata d’arte non è abbastanza, sappiate che Bruxelles è una delle grandi capitali dello stile Liberty del primo ‘900. Anche conosciuto come Art Noveau (termine coniato proprio in Belgio), questo stile artistico ha uno dei suoi maggiori esponenti nell’architetto belga Victor Horta, che è possibile scoprire leggendo un itinerario tra hotel, palazzi e musei del magazine di Expedia Discover.

Andare a caccia di fumetti

Forse solo in pochi lo sanno ma il Belgio ha una lunga storia d’amore con i fumetti. Alcuni dei personaggi più famosi di sempre – come Asterix, Tintin, Lucky Luke e i Puffi – sono nati dall’estro di fumettisti belgi ed è possibile incontrarli andando a spasso per Bruxelles.

Bruxelles ha dedicato ai fumetti un museo – il Museo del Fumetto CBBD, in Rue des Sables, in pieno centro – con più di 4.000 m² interamente dedicati alla “nona arte” (il fumetto in Belgio si è guadagnato la considerazione di vera arte), ma tutta la città è quasi un fumetto a cielo aperto.

Camminando per la città non è così insolito imbattersi in un fumetto disegnato su un muro o su una facciata di una casa, anzi: in centro città si contano 35 murales giganti (31 nelle vie centrali e 4 a Laeken), che è possibile scoprire avventurandosi lungo un vero e proprio “Percorso del fumetto“. Il tutto è il risultato di un progetto nato nel 1991 per celebrare i protagonisti dell’arte del fumetto.

Per trovare questi fumetti-murales basta procurarsi una mappa turistica della città (ne troverete sicuramente una nel vostro hotel o ostello indicante i punti in cui si trovano i murales) e mettersi alla caccia!

Andare a Sablon nel weekend

quartiere sablon bruxelles

Sablon è un quartiere poco fuori dal centro storico della città che vale la pena visitare per la Cattedrale di Notre Dame du Sablon, maestoso esempio di stile gotico, ma non solo. La Place du Sablon è circondata da palazzi signorili e ospita alcune delle più rinomate chocolaterie belghe (che a prima vista sembrano gioiellerie), la pasticceria Wittamer, la più antica di Bruxelles, famosissima per le gauffres (i waffle), negozi di antiquariato e piccoli ristoranti.

Io ci sono capitata in settimana, ma se siete a Bruxelles durante il weekend, non mancate di fare una capatina a Sablon di sabato o di domenica: nella piazza si tiene un vivace mercato di antiquariato che attira visitatori e amanti del vintage (il mercato è dalle 9 alle 17 di sabato e dalle 9 alle 13 di domenica).

Esplorare il Quartiere europeo

quartiere europeo bruxelles

Bruxelles è, per certi versi, la capitale dell’Europa, visto che qui si trova il maggior numero di uffici e palazzi governativi della Comunità Economica Europea.

Oltre al quartier generale della NATO, Bruxelles ospita la Commissione europea, il Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo. I palazzi si trovano in una zona nota come “Quartiere Europeo”, raggiungibile comodamente in metro scendendo alla fermata Schuman.

Appena fuori dalla stazione della metro si trova il Palazzo della Commissione europea; da lì basta una breve passeggiata a piedi per arrivare al Parlamento Europeo, alle spalle del Leopold Park, ma merita un giro anche il Parco del Cinquantenario e l’Arco di Trionfo.

Arrivati al Parlamento merita una tappa (tra l’altro l’ingresso è gratuito) il Parlamentarium, il centro visitatori del Parlamento europeo, che attraverso un percorso interattivo ripercorre la storia e le specificità dei singoli paesi dell’Unione Europea.

Gustare le specialità locali

Una grande rivelazione della mia visita a Bruxelles è stata il cibo. Che la birra fosse buonissima lo sapevo (tra l’altro ce ne sono più di 1.000 varietà), non sapevo invece che si mangiasse anche molto bene. Oltre alle classiche frites, le patatine fritte che accompagnano praticamente ogni piatto e sono davvero gustose, i piatti tipici comprendono le moules (le cozze), la carbonad (uno spezzatino stufato con birra), saporiti panini con la baguette… la lista è lunga!

Bruxelles è probabilmente la città con la più alta concentrazione di pasticcerie e chocolaterie che io abbia mai visto (c’è da andare in visibilio ad ogni angolo). Impensabile tornare a casa senza aver acquistato il famoso cioccolato belga o aver assaggiato i waffle (o gaufre, alla francese). Nei negozi del centro storico vedrete piccoli negozi che preparo waffle al momento e li addobbano con chili di panna montata, cioccolato, frutta… ma sappiate che il vero waffle va gustato semplice, con al massimo una spolverata di zucchero a velo (libidinoso).

Vi ho convinti che Bruxelles vale la pena?

Informazioni pratiche:

Come arrivare: Bruxelles è raggiungibile in aereo volando su due aeroporti diversi: Bruxelles Zaventem e Bruxelles Charleroi. Il primo si trova 12 km fuori città ed è collegato con il centro con autobus, metro e taxi. Il secondo – lo scalo utilizzato dalla maggior parte delle compagnie aeree low-cost – si trova a circa 45 km da Bruxelles: raggiungere il centro città è comunque pratico grazie alle navette del Brussels City Shuttle (i biglietti sono prenotabili direttamente online a un prezzo più conveniente rispetto ai biglietti acquistati sul posto).

Come muoversi: il centro storico è visitabile a piedi, ma per spostarsi più agevolmente in città è facile e comodo usufruire del servizio pubblico (bus, tram, metro). La soluzione migliore è quella di acquistare un biglietto cumulativo per uno o più giorni: quello da 24 ore costa 7,50€ (un biglietto singolo 2,10€) e vale sia per bus, tram e metropolitana.

Quanto stare: per visitare Bruxelles bastano 2-3 giorni. Tutte le principali cose da vedere si trovano a breve distanza (unica eccezione l’Atomium, che si trova fuori dal centro ma è raggiungibile in circa mezzora con la metro). Intanto che si è a Bruxelles vale la pena approfittare ed estendere la propria visita ad altre località del Belgio (bastano 40 minuti di treno per raggiungere Gand e un’ora per raggiungere Bruges).

Dove dormire: hotel e ostelli sono sparsi un po’ ovunque, con diverse fasce di prezzo. Io ho optato per soggiornare direttamente nel cuore della città: ho dormito al 2GO4 Quality Hostel, che ha una sede in Rue Jacqmainlaan, ma  anche una sede a meno di 20 metri dalla Grand Place.

Dove mangiare: a Bruxelles c’è una eccellente scelta di locali dove fermarsi a mangiare o a bere. Io ho mangiato molto bene all’Arcadi Cafè, con cucina belga, a due passi dalle Galeries Royales e a Le Renard Bleu, in Rue de Renards. Se avete voglia di assaggiare le rinomate patatine belghe il posto dove dovete andare è Fritland, accanto al palazzo della Borsa, che serve anche sandwich con frites. In centro ci sono tanti localini che vendono waffle in ogni salsa e variante: per le migliori (che andrebbero gustate “lisce”, senza guarnizioni improbabili) andate alla Maison Dandoy o alla Waffle Factory. Per assaggiare una buona birra… c’è decisamente l’imbarazzo della scelta sia di bar sia di qualità (in Belgio ci sono più di 1.000 varietà di birra!).

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2 comments

  1. A Bruxelles ci ho passato diversi mesi della mia vita, ancora ricordo una sera che tornando dalla discoteca abbiamo trovato il parcheggio chiuso, avrebbe riaperto solo il giorno dopo alle 13, ho dormito con amici su di una panchina della metro 🙂 . Tornando alle cose serie, Bruxelles è una città che merita di essere visitata, come tutto il Belgio del resto. Ci porterò presto i miei figli. Complimenti per il lavoro che stai svolgendo, ti seguo volentieri.

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