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Viaggiare soli: come iniziare

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Quando è da un po’ di tempo che lo fai ti sembra la cosa più naturale del mondo e ti maledici per non averci pensato prima, per aver aspettato così a lungo prima di sperimentare questa modalità di viaggio speciale: viaggiare soli.

All’inizio viaggiare soli può essere però non così semplice: dubbi, paure, esitazioni, ansie e mille domande in testa (ce la farò? Mi perderò? Mi annoierò? Sarò all’altezza? Mi saprò organizzare? Mi orienterò? Mi sentirò sfigato?). In realtà ci sono dei trucchi che soprattutto all’inizio, quando si è alle prime armi con i viaggi in solitaria, possono aiutare.

Tavolo per uno

Ci sono diversi spauracchi che popolano le menti di chi viaggia da solo da poco tempo, a partire da quella più grande: la paura/vergogna del mangiare da soli. All’inizio si risponde vergognosi quando, chiedendo di avere un tavolo, il cameriere ci chiederà “Per quante persone?”. Poi ci si fa il callo, tranquilli. Molto probabilmente vi daranno il tavolo più scassato nell’angolo più sfigato, ma all’inizio va anche bene così. Quando sarete più sciolti riuscirete a farvi piazzare anche in pole position, nel tavolo più bello, come se foste una coppia (perché i singoli non sono cittadini di serie B, neanche in viaggio).

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Pranzo con i locali a China Town, Bangkok

Un consiglio? All’inizio, nei primi viaggi da soli, scegliere locali/ristoranti piccoli e dall’atmosfera accogliente, dove è più facile sentirsi a casa, cercando magari di attaccare bottone con i locali o sbirciare il loro stile di vita. E mentre mangio al ristorante cosa posso fare? A parte guardarvi intorno e postare le foto su Facebook chiedendo il supporto degli amici a casa, approfittatene per una pausa lettura, per pianificare le prossime tappe del vostro itinerario o per buttare giù qualche pensiero. Il top? Attaccare bottone con i vicini di tavolo. Forse ancora non lo sapete ma il bello del viaggiare soli è proprio la possibilità di entrare più facilmente in contatto con le altre persone.

Andare in ostello

Una scelta molto azzeccata per chi viaggia solo è quella dell’ostello. L’ostello offre tariffe vantaggiose (l’ideale se viaggiate con un budget basso) e vi permette di socializzare e conoscere altre persone. All’inizio magari sarete timidi e impacciati ma scoprirete che basta poco per sciogliere il ghiaccio: presentatevi alle persone con cui condividete la stanza appena arrivate in ostello e fate la stessa cosa appena arriva qualcuno di nuovo. In men che non si dica “Where are you from?” vi uscirà in automatico e farete anche un gran bell’allenamento socializzante.

Con vostra grande sorpresa scoprirete che viaggiare da soli non è da anime solitarie e misogini, tutt’altro! Viaggiando soli si impara a diventare molto più socievoli e aperti agli altri.

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Parlando e confrontandovi con le persone che stanno con voi in ostello potreste anche avere e dare dritte sulle cose da fare o vedere o sulle prossime tappe del viaggio, consigli che si riveleranno sempre utili e preziosi. Ok, in ostello potreste trovarvi con qualcuno che russa o che dà sfoggio di maleducazione – il mondo non è perfetto – ma la bilancia pende dalla parte dei lati positivi.

No alla serate in solitaria

E la sera? Dopo un’intera giornata in giro a zonzo molto probabilmente sarete distrutti e cercherete rifugio nella vostra branda presto, ma non è detto che sia sempre così. Chiedete ai vostri compagni di stanza in ostello: potreste sempre aggregarvi a loro o farvi consigliare qualche locale in zona dove andare per il dopocena. Siete timidi? Molti ostelli hanno anche bar e ristorante, potreste fare tappa lì, mettervi anche in un angolo e trovare da attaccare bottone con altri ospiti del vostro ostello. Un po’ di sforzo all’inizio per superare la timidezza ci vuole, ma vi accorgerete presto che vi tornerà molto utile e non solo in viaggio.

mangiare-in-solitaria

C’è un volo in offerta e sono solo..

Assolutamente sì!! Alzi la mano a chi non è mai capitato di trovarsi a organizzare un viaggio o a controllare i prezzi di un volo aereo, già frementi di voglia di partire, per poi venir bidonati. La delusione è cocente! A me è capitato e ci sono rimasta malissimo, ma è proprio così che mi sono detta: “La prossima volta ci vado lo stesso!”. Così ho fatto. Quando mi è capitato tra le mani un volo aereo a un prezzo convenientissimo ho pensato “Io lo prendo, poi se qualcuno si vuole aggiungere bene, altrimenti ci vado lo stesso”. Alla fine nessuno si è aggregato, ma io sono partita comunque per il mio primo viaggio in solitaria.. ed è stato solo il primo di una lunga serie. In sostanza bisogna imparare a non dipendere sempre dagli altri e dalle loro scelte. Se vogliamo fare un viaggio e nessuno vuole/può venire con noi, perché rinunciare?

Cominciare con un viaggetto

Se state per organizzare il vostro primo viaggio in solitaria, se vorreste provare o state cercando il tanto famigerato “coraggio” per farlo, cominciate con un viaggio breve. Partite anche solo per un weekend, magari in Europa, in una città comoda e facile da esplorare in solitaria. Questo sarà il vostro test: mettetevi alla prova e vedete come va. All’inizio potreste sentirvi un po’ ansiosi o sfigati (giammai!), potreste avere problemi di orientamento o organizzazione degli spostamenti (ma no dai!) quindi meglio cominciare con le cose semplici. Siete sempre in tempo per un viaggio lungo e in una destinazione dall’altra parte del mondo. E se proprio doveste accorgervi che viaggiare da soli non vi piace o non fa per voi, beh, pazienza.. almeno ci avrete provato.

Il vostro primo viaggio in solitaria come è andato?

 

 

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12 comments

  1. Il primo viaggio in solitaria è stato rivelante, a Fuerteventura. Ho scelto un ostello in uno dei paeselli più vivi dell’isola, in centro. Ho conosciuto un sacco di persone, e anche nei momenti in cui ero da sola, a parte le prime ore dove effettivamente dovevo capire come muovermi e mi sentivo un po’ spaesata, mi sono ambientata. E ho scoperto che anche stando seduta da sola ad un tavolo, si può contemplare la meraviglia del panorama oceanico sorseggiando un buon bicchiere di vino rosso 🙂

    • Hillary non potevi descriverlo meglio, fantastico! Allora il tuo primo viaggio in solitaria è andato alla grande…

  2. Ciao! Che bello leggere questo post, mi rincuora, proprio oggi ho postato sul mio blog i mille dubbi che mi assillano per il mio primo viaggio da sola…da una parte vorrei organizzarmi per bene prima di partire, dall’altra dico che potrei perdermi occasioni particolari, ma prenotare per esempio ostelli, trasporti pubblici all’ultimo minuto non lo so, mi agitano un po’…tu che ne pensi, Claudia?

    • Ciao cara Alessandra e benvenuta sul blog! I dubbi all’inizio sono normali.. ma sempre un certo effetto pensare a un viaggio in solitaria, sarebbe strano se fosse il contrario! Io ti dico di stare tranquilla e lanciarti.. vedrai che la troverai un’esperienza illuminante. Viaggiando da soli ci si mette sì un po’ alla prova, ma si imparano e si sperimentano talmente tante cose (che viaggiando in compagnia non si ha occasione di sperimentare)… Te lo ripeto, vai tranquilla… vedrai che sarai contenta! QUal è la tua destinazione per il tuo primo viaggio da sola?

  3. Molto interessante Claudia! Recentemente ho fatto un viaggio da solo in Korea del sud, paese sicurissimo e che ho apprezzato moltissimo conoscendo delle belle persone. Ne ho approfittato capitato di salutare degli amici koreani che già conoscevo, ma a parte due giorni, sono stato sempre da solo e vorrei dire una cosa a proposito del mangiare da solo… paese che vai, usanze che trovi….
    rispetto ad altri paesi ero in difficoltà…
    Mangiare da soli non è sempre facile in Korea, intendo letteralmente non facile.
    Spesso alcuni ristoranti mi mandavano via (sopratutto capita la sera) dicendomi minimo due… oppure molti piatti vengono serviti solo se si è in minimo due, così dovevo prendere il menu “da solo”, non potendo provare tante cose buone che ho potuto gustare solo quelle poche volte che ero con amici.
    Addirittura una sera, venivo rimbalzato da tutti i ristoranti perché da solo,m alla fine ne ho trovato uno che mi ha accettato ma mi ha detto: minimo 2, ma se vuoi puoi mangiare, però devi pagare per due.
    Alla fine ho dovuto cedere, non ne potevo più di cercare ristoranti che accettassero anche singoli, però ammetto di essermi sentito “sfigato” quella sera a mangiare da solo, o meglio ci hanno fatto sentire. T.T
    Poi chiesi ad un amica koreana di questa cosa, e mi ha spiegato che per loro mangiare è condivisione, non si mangia da soli, però ora, grazie al turismo crescente, alcuni ristoranti offrono ormai soluzioni per singoli, ma i piatti migliori sono sempre per due.
    Cosa ne pensate?
    Fatemi sapere, grazie

    • Ciao Stekala e benvenuto sul blog!
      Interessante quello che scrivi, molto ma molto incessante (anche perché la Corea ce l’ho in testa da un po’). Immagino che frustrazione e che nervoso trovarsi in una situazione così complicata! Non deve essere stato facile.. Che poi, dover pagare il doppio, mi sembra davvero assurdo! Però cultura che vai..

      • Si mangiare per uno e pagare per due non è proprio simpatico! In ogni caso la Korea è un paese che a me ha emozionato molto e la straconsiglio a tutti!
        Ne approfitto per chiedere se la Cambogia e il Viet Nam sono sicuri da girare da solo anche la notte (usando il buon senso). Vorrei andare a trovare un amico in Viet Nam (che poi vedrei pochi giorni e vive vicino la Cambogia), quindi sarei per lo più da solo, qualche info è sempre gradita…
        Grazie.

        • Ciao Stefano!

          Ho sentito cose fantastiche sulla Korea e le tue parole non fano che confermarlo 🙂 ci devo andare!

          Cambogia e Vietnam sono fattibilissimi da soli, anzi, sono il luogo perfetto dove viaggiare da soli! Io ho girato 5 mesi tra thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam e non ho avuto mai nessun tipo di problema o percezione di insicurezza.

          Per qualsiasi altra info chiedi pure!

          • Grazie per la tua disponibilità e complimenti per il tuo viaggio, sicuramente deve far crescere molto.
            Io mi sto muovendo e non vedo l’ora. Si anche il mio amico vietnamita mi dice che il Vietnam è sicuro, più dell’europa mi dice, e può avere ragione. Per la Cambogia non sa dirmi nulla…e da quello che ho intuito non li piace molto, forse sopravvivono delle questioni irrisolte tra i due paesi per via delle brutte guerre recenti, ma non saprei… tra l’altro riguardo la Cambogia sento davvero opinioni opposte e davvero molto discordanti… tuttavia ci sono certi templi… e già solo questo (di sicuro ci sarà tanto altro da scoprire) la rende molto interessante…

          • Ciao Ste,

            Guarda, la Cambogia è davvero super tranquillo, non c’è davvero nulla di cui preoccuparsi, forse il paese più tranquillo del sud-est asiatico (e la gente è favolosa). Come ricordo spesso sul mio blog attenzione perché la Cambogia non è solo Angkor Wat: non ci sono solo i templi, c’è anche molto altro 😉 enjoy!

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