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Phi Phi Island, il paradiso perduto

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Metti che ti trovi nel sud della Thailandia, magari sulla costa delle Andamane, il versante occidentale della costa thailandese. Hai voglia di mare e spiagge. Di relax. Vuoi che non ti prenda la voglia di andare a vedere come è l’osannata Phi Phi Island?

Io l’ho fatto. Ecco come è andata.

Dopo essere arrivata a Krabi e aver passato qualche giorno tra Ao Nang e Hat Noppharat Thara mi sono spostata nella bella Railay; da qui ho preso una barca che mi ha portata prima sull’isola di Ko Lanta e quindi sulla piccola Ko Jum. È stato a questo punto che ho deciso di puntare su Ko Phi Phi.

Arrivare a Ph-Phi è facile, facilissimo, perché i collegamenti abbondano: Phi Phi è raggiungibile con facilità da ogni località della Thailandia del sud in quanto è tra le mete più gettonate di tutto il paese, ma non solo. Le sue spiagge dorate e le sue verdi acque sono da sempre considerate tra le più belle al mondo.

Vi state immaginando spiagge deserte e relax in un paradiso tropicale in cui trovarvi a tu-per-tu con il mare? Probabilmente resterete delusi perché non è esattamente così. Le cose hanno cominciato un po’ a degenerare negli ultimi anni, soprattutto dagli anni 2000, quando qui è stato ospitato il set del film The Beach con Leonardo Di Caprio. Il risultato? Tutti vogliono andarci. Ma di questo parleremo poi. Andiamo per ordine.

Prima di tutto va detto che il nome Phi Phi non si riferisce a una sola isola, ma a due (“Ko” significa isola). C’è Ko Phi-Phi Don, l’isola dove si concentrano tutte le strutture turistiche e il punto di arrivo di barche e traghetti, e c’è Ko Phi-Phi Leh, più piccola e frastagliata, protetta da alte scogliere, dove non ci sono strutture turistiche; l’unica possibilità per dormire è quella di campeggiare presso il Maya Bay Camping (da 2.100 baht a persona), che organizza anche escursioni e uscite di kayak e snorkeling. È sull’isola di Phi-Phi Leh che si trova Maya Bay (“Ao Maya” in thai), la mitica spiaggia che compare in The Beach. Una volta arrivati dovrete pagare 400 baht come tariffa di accesso al Parco Nazionale.

Phi-Phi Don

L’isola di Phi-Phi Don ha una strana forma a farfalla, quasi si trattasse di due isole collegate da un sottile istmo. Sui due lati dell’istmo si trovano le due spiagge più grandi e frequentate: Ao Ton Sai a sud, dove si affaccia il porto principale, e Ao Lo Dalam a nord. Sull’isola non ci sono strade e ci si sposta solamente a piedi o in barca. Dal porto parte un percorso pedonale rimpinzato (in modo imbarazzante oserei dire) di negozi, ristoranti, tour operator e hotel che costeggia la spiaggia in direzione sud-est, verso il villaggio di Hat Hin Khom, mentre altri sentieri si dirigono verso nord, fino alla grande spiaggia di Ao Lo Dalam. Il labirinto di stradine che costituisce il centro dell’isola forma il cosiddetto Tonsai Village (“villaggio dei turisti”).

Un’altra spiaggia molto bella è Hat Yao (Long Beach), verso la punta sud-orientale. Alcuni resort esclusivi a nord e a lungo la costa orientale hanno una loro spiaggia riservata, ma sono accessibili solo in barca.

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L’isola è fortemente soggetta al fenomeno delle maree; il momento migliore per fare il bagno è il pomeriggio se vi trovate a Ao Lo Dalam e la mattina se invece siete a sud.

Una cosa da fare assolutamente sull’isola di Phi-Phi Don è quella di prendere il sentiero in salita che conduce al punto panoramico. La salita, soprattutto durante una giornata di sole, può essere impegnativa, ma il panorama una volta arrivati in cima è qualcosa di assolutamente gratificante.

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Escursione a Phi-Phi Leh

Le due isole sono vicine e ben collegate. Per arrivare a Ko Phi-Phi Leh la cosa più semplice è quella di prendere parte a una delle tante escursioni organizzate che partono ogni giorno da Ko Phi-Phi Don, in diverse modalità e in diversi orari. Ci sono escursioni di mezza giornata o per l’intera giornata (con pranzo incluso), con partenze in orari diversi, a bordo di long-tail boat (le più economiche) o motoscafi. Le tappe sono comunque bene o male le stesse.

Io ho preso parte a un’escursione di una giornata intera, dalle 10 della mattina al tramonto, con incluso pranzo e bevande e attrezzatura per lo snorkeling. Dopo una specie di colazione a buffet nel quartier generale da cui partono le escursioni, davanti alla spiaggia, in paziente attesa, finalmente si decidono a preparare le barche e a smistarci in base al tipo di escursione scelta. Si parte.

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La barca punta subito su Ko Phi-Phi Leh e fa la prima tappa nella baia dove si trova la Viking Cave, nota in quanto importante luogo di raccolta dei nidi dei rondoni (creati dalle rondini con la saliva), famoso piatto della cucina asiatica. Prima sosta anche per fare il bagno, ma qui le acque non sono chiare e quindi non sono adatte per lo snorkeling.

Viking Cave, Phi Phi Island
Sosta alla Viking Cave, Phi Phi Island

Quindi si dirigiamo verso Maya Bay, entriamo nella baia – affollata di barche di ogni genere – ma prima facciamo sosta a una spiaggetta poco affollata, ideale per lo snorkeling. Circa 3o minuti di pausa a Maya Bay per auto-immortalarsi con lo sfondo di “The Beach” (vi sfido a trovare lo sfondo sgombro da turisti) e farsi qualche domanda (sugli effetti devastanti del turismo).

Benvenuti nella bolgia di Maya Bay!
Benvenuti nella bolgia di Maya Bay!

Quindi si riparte per puntare su Bamboo Island e Mosquito Island, due isolette più a nord, dopo aver costeggiato il lato occidentale di Ko Phi-Phi Don. Nel pomeriggio raggiungiamo Monkey Beach, una bella spiaggia bianca che, come dice il nome, è popolata da una colonia di macachi. Le scene sono le solite: i turisti cercano di avvicinarsi alle scimmie, offrono loro del cibo (cosa che non si dovrebbe fare) per cercare di farsi fotografare con una scimmia in spalla (no comment). Io mi butto in mare e continuo a fare snorkeling. L’ultima tappa è nell’estrema punta settentrionale di Ko Phi-Phi Don, su una spiaggia bianchissima e relativamente tranquilla. Da qui ripartiamo a a metà pomeriggio e rientriamo al porto di Ko Phi-Phi Don verso il tramonto.

In definitiva, se siete alla ricerca di un post tranquillo e poco frequentato, Phi-Phi Island probabilmente non fa al caso vostro, ma allontanandosi (parecchio) da guazzabuglio di hotel e ristoranti del centro del Tonsai Village qualcosa di interessante (e pure tranquillo) lo si può trovare.

Io ho trovato un po’ di pace al Viking Natures Resort, nella zona sud-orientale dell’isola, appena prima di raggiungere Long Beach. Il resort è immers

o nel verde, tra bungalow e case sugli alberi, con un bel ristorante e una bella spiaggetta, in posizione tranquilla. La barca del resort può venire a prendervi direttamente al porto al vostro arrivo e riaccompagnarvi al momento della vostra ripartenza.

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4 comments

  1. Ciao! ti posso chiedere in che periodo dell’anno sei stata a Krabi e alle isole Phi Phi? grazie

  2. Ciao Claudia, sarò in Thailandia dal 2 al 17 Agosto, dal 10 al 15 farò il sud.
    Visto il periodo, consigli di fare Phi Phi Island o meglio la parte Koh Samui, Koh Tao e Koh e Koh Pangan?
    Grazie

    • Ciao Diego! Causa monsoni tendenzialmente la costa occidentale (Phi Phi island & co.) è indicata in inverno, mentre la costa orientale in estate.. ma ultimamente il meteo fa le bizze anche lì!

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