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Vietnam: il mio itinerario di viaggio

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Vi ho raccontato per filo e per segno – e con largo anticipo – il mio itinerario di viaggio tra Thailandia e Laos, mentre per il Vietnam non ho svelato nulla. Perché? Perché sono partita senza pianificazioni e ho lasciato che l’itinerario (di massima, perché non è mica detto che lo seguirò alla lettera), l’ho voluto costruire strada facendo, prendendo tempo e concedendomi la massima libertà.

In mano ho una Lonely Planet di seconda mano (pure un po’ datata) acquistata in un negozio di libri usati a Luang Prabang, Pelle di leopardo di Tiziano Terzani (una raccolta di suoi reportage durante la Guerra del Vietnam), una cartina del paese. In più ho ricevuto i preziosissimi consigli del mio amico Lam, guida esperta e direttore di un’agenzia di viaggi vietnamita che ha sede a Hanoi.

La mia bozza di itinerario quindi è pronta. Le tappe sono parecchie e non sono necessariamente quelle “classiche” (Hanoi-Sapa-Halong Bay-Huè, etc etc). Ho la grande fortuna di avere a disposizione circa un mese quindi ho abbastanza tempo per viaggiare attraverso il Vietnam con calma. Anche se voi non avete la possibilità di viaggiare così a lungo (ma magari sì, perché no), spero di potervi dare qualche ispirazione o qualche dritta sul vostro possibile viaggio in Vietnam.

Cominciamo dall’inizio: io sono arrivata in Vietnam via terra dal Laos. Ho preso un bus che da Sam Neua, nel nord del paese, valicando il confine di Nam Xoi/Na Meo (attraverso un viaggio avventuroso ma memorabile che racconterò in uno dei prossimi post) mi ha portata a Thanh Hoa, sulla costa, una città abbastanza grande ma trascurabile (non c’è niente di particolarmente interessante da fare o vedere). Da Thanh Hoa ho preso un bus locale che in circa tre ore mi ha portato a Ha Noi, la capitale.

Ad Hanoi ho trascorso cinque giorni. Ho potuto visitare con calma la città, perdermi nel Quartiere Vecchio (perdersi è d’obbligo), visitare musei e pagode, allo stesso tempo riuscendo a non farmi investire da uno dei milioni di scooter che infestano la città (penso che se ho imparato ad attraversare la strada ad Hanoi posso attraversare strade in ogni parte del mondo).

Da Hanoi la tappa obbligata è stata la Baia di Halong, una delle sette meraviglie naturali del mondo (definirla meraviglia è limitativo) dove ho preso parte a una crociera di due giorni nella baia (soluzione molto turistica ma non ci sono molte possibilità di visitare la Baia di Halong in modo indipendente).

baia-di-halong-dallalto-travelstories
La meravigliosa Baia di Halong

Invece di prendere un treno per Huè o un treno notturno per Sapa (due tra le più classiche tappe in genere scelte dai turisti), ho scelto di restare nella Baia di Halong andando per un paio di giorni a Cat Ba Island, la maggiore isola della baia, dove c’è un bel parco nazionale (il Cat Ba National Park) e belle spiagge. Il viaggio in traghetto per arrivare sull’isola (tra i meravigliosi picchi calcarei della baia) giustifica di per sé la scelta di venire a Cat Ba.

La baia di fronte a Cat Ba Town
La baia di fronte a Cat Ba Town

Domani prenderò un bus, una barca e un altro bus per Ninh Binh, una tranquilla città a un paio di ore da Hanoi, nel Vietnam nord-centrale, circondata da campagne tranquille (dopo il caos di Hanoi un po’ di tranquillità è quella che ci vuole). Ninh Binh in sé non ha niente da offrire, ma è il suo circondario che giustifica una sosta in città: a pochi chilometri si trova Tam Coc, con i suoi straordinari paesaggi carsici con risaie e grotte da attraversare in barca (qualcuno paragona la sua bellezza a quella di Baia di Halong) e Hoa Lu, una delle prime capitali delle dinastie vietnamite, con la sua cittadella e le rovine dei templi.

Da Ninh Binh, dove penso di restare un paio di giorni al massimo, prenderò un bus (o se riesco un treno) per Dong Hoi. Qui vicino durante la Guerra del Vietnam passava la Zona Demilitarizzata. In zona c’è anche la Phong Nha Cave, che dovrebbe essere la più grande caverna del Vietnam, Patrimonio dell’Unesco dal 2003. Fermarsi a Dong Hoi è anche utile per spezzare il lungo viaggio verso Huè, l’antica capitale.

Huè, by Clemens Vasters, Wikimedia Commons
Huè, by Clemens Vasters, Wikimedia Commons

A Huè penso di restare per due o tre giorni per poter visitare con calma la Cittadella, i musei e le pagode (che sono per me sempre un grande richiamo). Solo il fatto che Huè sia bagnata da un fiume che si chiama Fiume Profumo… mi fa crescere la voglia di scoprirla.

In treno (da Huè dovrebbero essere 2-3 ore) voglio poi raggiungere Danang, la terza città più grande del paese (e questa cosa un po’ mi spaventa), spesso accantonata dai turisti, ma che voglio vedere (oltre al fatto che avendo tempo a disposizione preferisco sempre spezzare le tappe).

Solo un’ora di bus separa Danang dalla mitica Hoi An, che tutti mi dicono essere bellissima. Le guide parlano di una città che sa di storia e fascino, quindi le aspettative tendono a salire. Anche qui penso di fermarmi per due-tre giorni, perché mi sembra di capire che tra musei, templi e pagode le cose da vedere non manchino (e poi in zona c’è anche My Son).

Hoi An, by Franzfoto (Own work), Wikimedia Commons

Il mio amico Lam mi ha consigliato di fermarmi anche a Quy Nhon, tra spiagge e templi interessanti e relativamente poco frequentata dai turisti (questa cosa mi piace). In circa cinque ore di bus potrò raggiungere Nha Trang, sempre sulla costa, circondata da montagne e caratterizzata da un crescente fervore turistico (vedremo come è).

Voglio tanto vedere anche le Highlands Centrali e per questo voglio andare a Dalat, che mi dicono essere qualcosa di unico rispetto alle altre località del Vietnam. Atmosfera coloniale, aspetto da paesello alpino, sembra che ci siano anche varie attrazioni culturali da visitare.

Dalat, by Diane Selwyn (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons
Dalat, by Diane Selwyn (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons
Da Dalat mi sposterò a Phan Thiet oppure direttamente a Mui Ne: qui si va per fare vita da spiaggia per qualche giorno (oh yes!). In quattro ore di bus arriverò a HCMC, la sigla con cui viene indicata Ho Chi Minh City, la vecchia Saigon. Anche qui qualche giorno è d’obbligo (e chissà che per quel periodo io abbia cominciato a capirci di più della travagliatissima storia del Vietnam).

Saigon, by Diego Delso, via Wikimedia Commons
Saigon, by Diego Delso, via Wikimedia Commons

Infine … Delta del Mekong! Non so ancora dove fare tappa e quanto tempo restare, ma voglio godermi i villaggi di campagna e i campi di riso, risalutare il Mekong e incontrare la gente di discendenza khmer.

E poi da lì…. si vedrà! (ma una mezza idea già ce l’ho, non svelo tutto per non rovinare la sorpresa). Se volete seguirmi sui social cercate l’hashtag #ClamoreInVietnam!

Voi siete già stati in Vietnam? Avete qualche suggerimento o qualche dritta da darmi? Devo modificare il mio itinerario?

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15 comments

  1. Che bello Claudia….posso darti un consiglio. ..non perderti il Parco Nazionale i Cat Tien prima di rientrare a Ho Chi Min City e andare nell'affascinante delta del Mekong…un paio di giorni, vi sono dei Lodge! Mimi

  2. Ciao Danila! Pensa che in un mese non sono riuscita a vedere tutto quello che avevo in mente e in alcuni posti (tipo Saigon) mi sono dovuta fermare poco causa tempi stretti..! Fammi sapere se hai bisogno ????

  3. Ciao Claudia, per caso hai qualche suggerimento su come raggiungere/dove dormire a nord di Hanoi? Mi piacerebbe molto vedere la zona di Ha Giang, Quan Ba, Yen Minh, Dong Van.. ma non riesco a reperire informazioni su internet, se non tour organizzati costosissimi. Inizio a pensare che sia l’unico modo per visitarle.. tu sai qualcosa? Grazie mille!
    Sara

  4. ciao claudia, vorrei un informazione, a novembre sarò in vietnam, da hanoi mi consigli sapa al nord? poi ritornerei ad hanoi per fare la crociera sulla baia, poi scendere con un treno o bus per hue e hoi an, poi scendere fino ad ho chi min e rientrare poi su bangkok…che ne dici come itinerario?

    Un grande saluto,

    Tommaso

    • Ciao Tommaso! Io in realtà Sapa l’ho saltata perché quando sono stata nel nord del Vietnam era gennaio e aveva appena nevicato quindi l’ho saltato (io non sopporto il freddo). C’è chi me ne ha parlato bene e chi l’ha definito troppo turistico.. io nel caso lo vedrei! Il tuo itinerario mi sembra interessante.. prima di rientrare a Bangkok ti comsiglio però di non perderti la zona del Delta del Mekong

  5. Ciao posso chiederti come ti sei organizzata per il visto? Vorrei entrare anche io in Vietnam via terra (dalla Cina però) e leggendo in giro c’è un pò di confusione perchè cambiano spesso le regole. Esperienze dirette fanno sempre comodo. Anche per rendermi conto dei costi se te lo ricordi. Grazie e complimenti per il blog sto prendendo un sacco di spunti.

    • Ciao Valeria, io sono stata in Vietnam nel 2015, quando ancora non c’era distinzione tra visti di 15 gg e visti di 30 gg. Sono entrata in Vietnam arrivando via terra dal Laos; per ottenere il visto avevo fatto richiesta qualche giorno prima della partenza presso l’ambasciata vietnamita a Vientiane. Il problema è, come sottolinei giustamente tu, è che le regole possono cambiare spesso… quindi mi sento di consigliarti di chiedere informazioni certe presso l’ambasciata vietnamita in Italia. Fammi sapere cosa ti dicono!

  6. Ciao Claudia il Vietnam è stata la mia metà lo scorso settembre,un paese in cui ho lasciato il cuore. Dal tuo itinerario hai escluso una parte bellissima che è il sud ,il Delta del Mekong fino al confine con la Cambogia e la stupenda tra su forest, ho trovato gente più autentica e cordiale lì rispetto al nord. Al sud è molto più forte il richiamo del buddismo e il contrasto tra Saigon trafficante e brulicante città moderna e i dintorni è molto forte.

    • Ciao! Guarda che ti sbagli, sono rimasta per giorni nel Delta del Mekong (bellissimo) per poi risalire in Cambogia navigando lungo il Mekong…

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