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5 cose da fare (assolutamente) a Chiang Mai

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Ero sul treno che da Lampang mi stava portando a Chiang Mai, estrema propaggine settentrionale della linea ferroviaria tailandese – un viaggio entusiasmante e quasi avventuroso, con il treno che arranca attraverso i boschi del Doi Khun Tan National Park e fa sosta in deliziose piccole stazioni di campagna – quando a un tratto realizzai che stavo andando nella seconda città della Thailandia in ordine di grandezza: che mica voglia!

Dopo i miei giorni felici e rilassati a Lampang, dopo essermi gustata le piccole città del centro della Thailandia, non avevo proprio voglia di tuffarmi nel caotico mondo di una grande città. Al massimo – pensai – me ne sarei andata via presto, scappando più a nord.

Invece a Chiang Mai sono rimasta volentieri e sono rimasta pure piacevolmente stupita. È vero, c’è un gran movimento in città e c’è un considerevole turbinio di turisti – quasi più facce occidentali che tailandesi – ma il cuore della città vecchia, quello racchiuso tra le vecchie mura, è tranquillo e racchiude delle belle sorprese.

Chiang Mai è un piccolo paradiso. Ci sono dei bei templi da visitare (Wat Chedi Luang in primis), mercati interessanti (come l’affollato Sunday Walking Street o il Night Bazar per chi vuole andare a caccia di souvenir) e tutto è a misura di turista. Ci sono caffè e ristoranti a ogni angolo con wifi garantito, guesthouse, ostelli e resort per ogni gusto, il clima è piacevole (di giorno fa caldo ma la sera la manica lunga è d’obbligo)… Non è un caso che Chiang Mai sia una delle città più amate dai nomadi digitali di tutto il mondo.

In città c’è anche la possibilità di fare attività interessanti e tutt’altro che banali che possono entrare a pieno titolo tra i ricordi più belli di un viaggio in Thailandia. Questi sono alcuni miei consigli su quello che secondo me non dovreste mancare di fare a Chiang Mai.

1- Fare conversazione con i monaci

Se avete qualche domanda esistenziale legata al buddhismo o qualche curiosità da placare e non sapete da chi farvi dare una risposta, Chiang Mai è il posto giusto. Tutti i pomeriggi dalle 13.30 alle 18, da lunedì a venerdì, potete andare nel cortile esterno del meraviglioso Wat Chedi Luang oppure al Wat Suan Dok dalle 17 alle 19 nei giorni dispari: in entrambi questi templi è possibile fare conversazione con i monaci.

Il Wat Chedi Luang di Chiang Mai
Il Wat Chedi Luang di Chiang Mai

Come si svolge la conversazione con i monaci? Ci si siede a un tavolo con loro, ci si presenta e semplicemente si conversa facendo domande riguardanti la vita monastica o il buddhismo in generale. I monaci possono così esercitarsi a conversare in inglese e gli stranieri soddisfare le proprie curiosità. Ricordatevi solo che le donne non possono toccare i monaci o passare loro qualcosa in modo diretto (se dovete consegnare qualcosa appoggiatelo prima sul tavolo anziché passarlo di mano in mano).

A Chiang Mai è possibile fare conversazione con i monaci
A Chiang Mai è possibile fare conversazione con i monaci

2 – Provare il massaggio tradizionale thailandese fatto da mani esperte

A Chiang Mai ci sono centri per massaggi praticamente ovunque e scegliere in quale andare può essere difficile. Io per ovviare al problema ho deciso di andare a farmi massaggiare in due centri “insoliti” ma con una grande utilità sociale. Nella città vecchia ha sede il Thai Massage Conservation Club, che ha una particolarità: i massaggiatori sono tutti ciechi, notoriamente massaggiatori esperti grazie al loro sviluppato senso del tatto. L’ambiente è molto basico (niente musica di sottofondo, nessun Buddha alle pareti, niente fronzoli), ma il massaggio è efficace e piacevole (i costi dei massaggi vanno da 150 ai 250 baht).

L'ingresso del Chiang Mai Women’s Prison Massage Center
L’ingresso del Chiang Mai Women’s Prison Massage Center

Anche il Chiang Mai Women’s Prison Massage Center si trova nella città vecchia ed è assolutamente da provare. La cosa bella è che le massaggiatrici – bravissime – sono tutte detenute, in carcere per reati non gravi. All’interno del loro programma di recupero c’è anche l’apprendimento dell’arte del massaggio, professione che potranno mettere in pratica una volta uscite. Tutti gli introiti dei massaggi vanno interamente a loro. Anche qui i massaggi sono molto economici (massaggio ai piedi 150 baht, massaggio tradizionale 180) e le massaggiatrici molto brave, ma l’ambiente è molto curato, l’atmosfera raccolta, c’è musica di sottofondo e a fine massaggio viene pure offerto un tè (facendo così mi hanno conquistata).

3 – Noleggiare un mezzo per muoversi in città e fuori

Anche se Chiang Mai è la seconda città della Thailandia, muoversi al suo interno – soprattutto nella città vecchia – non è affatto pericoloso. C’è un discreto via vai di tuk tuk e scooter, ma c’è anche un sorprendente numero di strade laterali, piacevolissime da scoprire e da percorrere. L’ideale per muoversi agevolmente è noleggiare una bici (dagli 80 baht al giorno circa a seconda del tipo di bicicletta). Si trovano noleggi in molti punti della città e anche molte guesthouse/ostelli danno la possibilità di noleggiare bici. Se volete invece avventurarvi fuori città e andare a scoprire la provincia di Chiang Mai potete noleggiate uno scooter a partire da circa 200 baht al giorno (per moto di cilindrata superiore circa 400 baht al giorno).

Chiang Mai vista dall'alto
Chiang Mai vista dall’alto

4 – Fare un’escursione a Doi Suthep

Un’escursione facile (a solo una quindicina di km dalla città) e interessante è quella al parco di Doi Suthep. Una bella strada tra i boschi porta fino in cima al Doi Suthep, la montagna che si vedete svettare sopra Chiang Mai. Lungo il percorso ci sono varie cose da vedere; si parte con il Wat Phra That Doi Suthep, uno dei templi più sacri di tutta la Thailandia, che si raggiunge attraverso una scala con più di 300 gradini. Il tempio – bellissimo – è molto frequentato quindi è meglio andarci la mattina presto prima che arrivino i pullman dei turisti.

Wat Phra That Doi Suthep
Al Wat Phra That Doi Suthep

 

Proseguendo lungo la strada si incontra il Phra Tamnak Phu Bhing, una delle residenze della famiglia reale, con dei bei giardini. Proseguendo ancora è possibile raggiungere dei villaggi tradizionali hmong: il Ban Do Pui, con una modesta cascata e dei giardini (ma più che altro con bancarelle per turisti che non offre nulla di interessante) e più su il Ban Kun Chang Kian. Nel parco ci sono anche diverse cascate (le più interessanti sono quelle di Nam Tok Monthathon), percorsi da fare a piedi e un campeggio.

5 – Fare un corso di meditazione

Chiang Mai si presta bene anche per chi vuole fare vita tranquilla e contemplativa. Come? Partecipando alle attività di uno dei diversi centri di meditazione che si trovano in città o nei suoi pressi. La cosa bella è che diversi centri mettono a disposizione corsi e ritiri di meditazione vipassana in inglese, l’ideale quindi anche per i turisti occidentali. Alcuni di questi centri hanno sede presso i templi – come l’International Buddhism Center, presso il meraviglioso Wat Phra That Doi Suthep – il Wat Sisuphan e il Wat Suan Dok. Un altro centro interessante è il Northern Insight Meditation Centre, presso il Wat Ram Poeng, appena fuori Chiang Mai, che mette a disposizione però prevalentemente ritiri di meditazione intensiva (dai 26 giorni in su).

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Perle di saggezza buddhista al Wat Chedi Luang
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14 comments

  1. Ciao Claudia, articolo molto interessante. Quanti giorni dedicheresti a questo bellissimo posto?

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