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Emozioni di viaggio: la partenza che si avvicina

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Le emozioni che si vivono alla vigilia di un viaggio sono forse tra le cose più belle del viaggio in sé. La trepidazione, l’entusiasmo, la frenesia dell’organizzazione e della pianificazione dei dettagli, le letture pre-viaggio, il racconto e i consigli di chi ci è già stato, le aspettative, i dubbi.

A volte neanche ci accorgiamo di quanto sia bella la fase che precede un viaggio e quando il viaggio è finito sentiamo solo una grande nostalgia di quell’attesa e di quelle emozioni galoppanti (e allora ci si butta a pensare a un nuovo viaggio).

Emozioni positive. Sì, il viaggio porta con sé un carico di emozioni positive.

Il mio prossimo viaggio si sta avvicinando a passi veloci. Quando decisi che era tempo di acquistare il mio biglietto aereo – solo un paio di mesi fa – la data della partenza mi sembrava molto in là nel tempo e mi ripetevo “Ma è ancora presto, parto a novembre…”. Adesso mi ritrovo che è già il primo di ottobre, io non ho pianificato più di tanto e alla mia partenza non manca ormai così tanto.

Aiuto!

Facciamo il punto delle situazione del mio stato d’animo. Come mi sento.

Io in navigazione sul Mekong, in Cambogia, nel 2012
Io in navigazione sul Mekong, in Cambogia, nel 2012

Punto primo: non so come mi sento, forse perché ancora non mi rendo conto di quello che sto per fare (ma spero che a un certo punto me ne accorgerò, o dovrò aspettare di mettere piede sull’aereo?).

Ci sono momenti in cui vivo sprazzi di lucidità e allora sento un gran fervore dentro e mi dico “Sì, ho fatto proprio la scelta giusta! ”. Ci sono delle mattine, invece, in cui mi sveglio e mi domando: “Ma chi me l’ha fatto fare?”. Insomma, qualche esitazione c’è, qualche dubbio e anche qualche timore : ce la farò a viaggiare tutto quel tempo da sola? Mi annoierò? Gli spostamenti saranno fattibili? Riuscirò ad adattarmi a tutto?.

Ma poi in genere passa. Mi basta trovarmi a raccontare a qualcuno le ragioni della mia scelta o il mio progetto di viaggio e subito mi carico. C’è chi si congratula con me ed è entusiasta, chi mi guarda con sospetto (della serie “questa è pazza”), chi è felice e chi non capisce la mia scelta (il mondo è bello perché è vario).Le persone mi dicono che quando ne parlo mi illumino in viso. Allora forse è la scelta giusta? Forse sì.

Di viaggi da sola ormai ne ho fatti un po’, ho scoperto che con me stessa mi trovo bene e che gli incontri che si fanno viaggiando da soli sono unici. Ma questa volta sarà diverso.

Questa volta ho scelto un viaggio “aperto” – so quando parto ma non esattamente quando torno – e quindi i confronti con i viaggi fatti finora non reggono. Allora forse è naturale che anche le emozioni pre-partenza siano qualcosa di diverso, che lo stato d’animo sia unico.

Sono pronta?

Forse sì, forse no. Ma forse, alla fine,  non serve essere pronti.

Già, il coraggio, cos’è? A me era sempre parso la forza di superare la propria indicibile paura.
(Tiziano Terzani)

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