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Posti insoliti di Stoccolma da visitare

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Pensi a Stoccolma e subito ti viene in mente “Venezia del nord“, l’espressione con il quale la capitale svedese viene spesso descritta. Ok, ci sono canali, un’infinità di ponti e la stessa città è costituita da isole, 14 per l’esattezza, tra il Lago Mälaren e il Mar Baltico. Insomma, è una città dominata dall’acqua, ma va chiamata con il suo nome. Ogni città è a sé.

Ogni città va esplorata con occhi nuovi, cercando di non fare confronti o paragoni, con gli occhi ben aperti e la mente preparata a nuove scoperte. È così che a me piace pormi di fronte a una nuova destinazione. Se possibile tenendo a bada le aspettative, lasciare che tutto sia una scoperta.

Così è stato anche per Stoccolma, una città che avevo curiosità di visitare da parecchio tempo. Una città che mi ha piacevolmente sorpreso, nonostante le condizioni meteo avverse in cui ci siamo imbattute e nonostante sia una meta decisamente tutt’altro che low-cost. Eppure ho fatto delle interessanti scoperte: ho scovato dei posti molto insoliti che secondo me vale la pena visitare a Stoccolma.

I musei di Stoccolma

Prima di informarmi per il mio weekend a Stoccolma, pensavo che le cose da vedere in città scarseggiassero. Sì, il Palazzo Reale, il Municipio (dove avviene la consegna dei premi Nobel), la città vecchia (Gamla Stan), il parco-museo Skansen e forse il Museo Vasa. Stop.

Errore! A Stoccolma si contano circa cento musei, che spaziano dall’arte moderna e contemporanea agli ambiti più svariati, come ad esempio il Museo Medievale, il Museo della Città, quello del teatro, del balletto, di etnografia, di musica, di architettura… C’è persino un museo dedicato ai vini e ai liquori (Vin- e Sprithistorikska Museet), ai fiammiferi e ai tabacchi (Tobakmuseet), alla posta (Postmuseum), ai trasporti e alle navi.

Noi abbiamo scelto il Fotografiska, un museo interamente dedicato alla fotografia, ospitato all’interno di un’ex fornace, lungo la darsena, a Södermalm. È considerato uno degli spazi espositivi di fotografia più importanti al mondo, con mostre temporanee di fotografi internazionali.

esterno-fotografiska-stoccolma

La ciliegina sulla torta del museo è il suo bistro (al suo piano), da cui è possibile godere una bellissima vista sulla città. Consigliatissimo per un pranzo o una merenda (noi ci siamo gustate un tè e una buonissima kannelbunnel).

La vista dal bistrò del Fotografiska

Tantolunden

Sempre a Södermalm, si trova un parco originalissimo: il Tantolunden. Avevo letto qualcosa al riguardo di sfuggita, ma quel poco è bastato a incuriosirci e siamo andate a sbirciare. La particolarità del parco di Tantolunden è la presenza di coloratissime casette di legno ognuna con un suo piccolo giardino, i cosiddetti Koloniträdgård. Questi terreni vennero dati in concessione ai proletari vero la fine dell’800, seguendo l’esempio di Anna Lindhagen, leader social-democratica svedese.

Le casette di Tantolunden vengono oggi utilizzate come casette per il weekend e il giardinaggio. Esiste un ente che raggruppa 26.000 affittuari, suddivisi in 275 società locali sparse in tutta la Svezia.

Skogskyrkogården

Vale la pena allontanarsi per un attimo dal centro città per andare a visitare Skogskyrkogården, un cimitero immerso in una pineta, 6 km a sud di Stoccolma (facilmente raggiungibile comunque con la metro, alla fermata di Skogskyrkogården). Qui sono sepolte persone comuni e persone famose, tra cui Greta Garbo.

Il cimitero è davvero suggestivo. Il connubio tra gli edifici e la natura è tale che è valso a Skogskyrkogården il titolo di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Nella zona a ovest del parco c’è una collinetta molto bella: è chiamata “Collina della meditazione”.

Ostermalms Saluhall

Noi in pausa pranzo non abbiamo mancato di andare all’Ostermalms Saluhall, uno splendido mercato al coperto costruito a fine ‘800, dove fare una full-immersion nel meglio della gastronomia di Stoccolma.
Il mercato è molto frequentato dai locali, che vanno a fare spesa di pesce (salmone, aringhe, gamberi, aragoste), ma anche dolci, piatti di gastronomia o si fermano per pranzo in uno dei tanti angoli ristorante o direttamente al bancone.
Noi abbiamo gustato aringhe marinate e una tipicità, la tentazione di Jannson, un gratin di patate, acciughe, cipolle e panna (buonissimo, ma ci vuole un buono stomaco).
ostermalms-saluhall-stoccolma

I cantieri navali di Skeppsholmen

L’isoletta di Skeppsholmen è tra gli angoli di Stoccolma che ho preferito in assoluto. L’isola è piccola e la si può percorrere per intero a piedi in meno di mezzora. Il traffico è praticamente assente; la sola presenza è quella degli stoccolmesi a passeggio e di chi viene qui per visitare il Museo di Arte Moderna (il Moderna Museet) o il Museo di Architettura (l’Arkitekturmuseet).
Sulla sponda di fronte all’isola di Djurgarden (proprio di fronte al Vasa Museet), lungo la banchina sono allineate le barche dei pescatori e gli artigiani sono all’opera: qui si trova infatti un cantiere navale dove si realizzano ancora oggi barche in legno. E’ la zona di Ostra Brobanken, piacevolissima per una passeggiata. Lì vicino fa capolino anche una strana costruzione marrone: è la più antica gru di carico di tutta la Svezia, costruita nel 1751.
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