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#LoveMontisola: alla scoperta di Montisola, il gioiellino del Lago d’Iseo

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È opinione comune che il lago sia triste, noioso e che sia roba solo da pensionati o da turisti d’Oltralpe. Mi permetto di dissentire.

Io sono forse di parte perché lombarda (e la Lombardia è davvero una terra di laghi, se ne contano in totale un centinaio), però consiglio davvero a tutti di concedersi qualche gita in più al lago per scoprire la bellezza dei laghi italiani, in cui si trovano spesso alcuni dei suoi borghi più belli.

Non solo lago di Como, lago di Garda o lago Maggiore, in Italia ci sono tanti altri laghi di dimensioni più piccole e meno noti, ma non per questo meno attraenti.

Prendiamo il Lago d’Iseo ad esempio. Questo piccolo lago (copre una superficie di soli 65 km2), tra Bergamo e Brescia, è un vero gioiellino. E qui sono forse doppiamente di parte (in quanto bergamasca), ma, credetemi, vale davvero la pena visitarlo. Se una nota casa automobilistica ha deciso di girare qui uno spot, per il mercato cinese, con George Clooney, ci sarà pure un perché. In effetti di perché ce n’è più di uno.

L’occasione per (ri)constatarlo è stato il blogtour #LoveMontisola, organizzato lo scorso weekend proprio a Montisola, uno dei borghi più belli d’Italia, sul Lago d’Iseo, dall’ente Barcaioli Monte Isola e dal residence Castello Oldofredi, un palazzo storico oggi trasformato in hotel/residence e location per banchetti.

Montisola è per me sempre una piacevole scoperta. 

Raggiungerla è molto semplice: lo si può fare sia dalla sponda bergamasca sia dalla sponda bresciana, il punto più comodo è comunque Sulzano, da dove è partito anche il nostro blogtour. In una manciata di minuti si raggiunge il porto di Peschiera Maraglio, il principale punto di approdo sull’isola.

Non vi ho detto che Montisola è speciale per più di un motivo. Innanzitutto è la più grande isola lacustre italiana e potremo dire anche europea (se non fosse per i laghi della Svezia). Di sicuro è quella che raggiunge l’altitudine maggiore: 600 m sul livello del mare. Altra particolarità è il fatto che non ci sono macchine. Sì, avete sentito bene: a Montisola non circolano automobili e i suoi abitanti si spostano solo in bici o in scooter. Risultato: l’isola è davvero un’oasi si pace e di relax, perfetta per una fuga romantica o un weekend in tutta tranquillità.

La vista dal residence Castello Oldofredi

Cosa si fa a Montisola?

Il mio consiglio è quello di noleggiare una bici (ci sono diversi posti in cui è possibile farlo) e lanciarsi alla sua scoperta. In una mezzora è possibile fare il periplo dell’isola in bici. Lungo il percorso ci si può fermare per una sosta in una delle aree picnic attrezzate, prendere il sole nei parchi o fare anche il bagno se si vuole (le acque di Montisola sono molto pulite e le hanno fatto guadagnare una valutazione di eccellenza).

A Siviano consiglio a tutti di fermarsi per una visita al Museo della Rete e alla relativa fabbrica di produzione, che rende omaggio a una delle tradizioni a cui Montisola è più legata e da secoli: la produzione di reti. Questa è una tradizione millenaria, che risale al IX secolo, ed è uno dei motivi per cui l’isola è sempre stata conosciuta nel mondo (avete presente l’amaca su cui è sdraiato Toni Servillo in La grande bellezza? Ecco, è stata prodotta proprio qui).

Il Museo della Rete, un must a Montisola

Nel museo, oltre agli attrezzi del mestiere e cimeli antichi, ci sono interessanti fotografie in bianco e nero che raccontano la storia di Montisola e dei suoi abitanti, da sempre legati all’attività della pesca. Il pesce raccolto veniva steso ad asciugare al sole in speciali strutture (da cui il cognome più diffuso sull’isola: Archetti); in alcuni punti dell’isola è possibile vederne ancora oggi.

La visita al museo è un perfetto abbinamento al tour in barca delle tre isole, quello che abbiamo fatto anche noi. Vicino a Montisola si trovano infatti anche due isole minori – San Paolo e Loreto – oggi isole private, che offrono scorci molto pittoreschi che ogni appassionato di fotografia non può mancare di immortalare. Se poi trovate una giornata calda e limpida come è successo a noi, non vorrete praticamente più scendere dal motoscafo.

L’isola di Loreto

Noi abbiamo avuto anche un’altra grande fortuna, quella di essere accompagnati da Marilice, guida turistica appassionatissima e conoscitrice esperta di Montisola, la sua isola amatissima. Grazie a lei abbiamo avuto modo di conoscere l’altro motivo per cui Montisola è internazionalmente famosa: i suoi cantieri navali. Qui vengono ancora costruite a mano – le mani di artigiani esperti – e su misura barche in legno di altissimo valore.

Altro punto di interesse dell’isola è il Santuario della Madonna della Ceriola, che svetta sul punto più alto dell’isola (a 600 mt). Lo si può raggiungere a piedi partendo da Peschiera in circa un’ora e mezza oppure con la navetta che fa la spola fino in cima e poi proseguire a piedi per circa una ventina di minuti. La salita può essere faticosa (soprattutto in estate o sotto il sole), ma sappiate che una volta arrivati in cima ogni sforzo verrà ampiamente ripagato: la vista che si gode da lassù è meravigliosa e spazia su tutto il lago, sia l’alto che il basso Sebino.

La vista dal santuario

Last but not least, Montisola offre anche un’ottima cucina. Noi abbiamo pranzato al Ristorante Vittoria (che è anche hotel), in una bellissima location sul lago, e gustato i migliori piatti della cucina di Montisola: il salame tipico, la pasta con le sarde di lago (ebbene sì, lo sapevate che esistono anche le sarde di lago?), o il pesce di lago con la polenta. Sfatiamo un altro luogo comune, che il pesce di lago non sia buono. Il coregone e il salmerino (solo per citarne un paio) cucinati qui non hanno davvero nulla da invidiare al pesce di mare. A cena, la raffinata cucina del ristorante del Residence Offredi ci ha letteralmente conquistati.

Il pesce di lago, una delle specialità di Montisola

Un mio ultimo consiglio: se potete, se avete voglia, trattenetevi a Montisola anche di più di una giornata o di un pomeriggio. Un weekend qui, lontano dalle auto e dal traffico, sulle placide acque del lago di Iseo, tra gli ulivi e la verdissima vegetazione di Montisola, sono davvero un’emozione da provare.

A volte basta davvero poco per trovare la pace e godersi la vita in paesaggi idilliaci, senza per forza andare dall’altra parte del mondo.

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2 comments

  1. verissimo Claudia! talvolta abbiamo dei luoghi di incanto proprio vicini.. che dici, ci torniamo un giorno insieme noi a montisola?
    un abbraccio e complimenti per questo post, cosi dettagliato e che mi rievoca dei bellisismi momenti passati insieme! :*

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