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Marocco: le mie impressioni a caldo

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Sono rientrata dal mio viaggio in Marocco da meno di 24 ore e già sento la voglia di parlarne. In genere dopo un viaggio lascio passare sempre qualche giorno prima di trasformare le mie esperienze e le mie sensazioni in parole. In genere lascio che si sedimentino, che riposino e prendano forma con calma. Questa volta no.

Questa volta ho voglia fin da subito di raccontarvi le mie impressioni, di raccontare “a caldo” il mio primo incontro con questa terra meravigliosa: il Marocco. Già al mio rientro da Bali, complice forse la mia sosta a Doha dove ho potuto gustarmi un assaggio di cultura islamica, sapevo che la mia successiva destinazione di viaggio sarebbe stato il Marocco. Quando mi metto in testa una meta non c’è verso di farmi cambiare idea: ci devo andare. Punto. E così è stato.

Avevo delle aspettative altissime che sono state altamente ripagate. Il Marocco è un terra che mi ha conquistata. Per la sua cultura, il suo patrimonio artistico (dall’arte berbera all’architettura ispano-moresca), la sua gente, risultato di una fusione millenaria di genti (arabi, berberi e non solo), i suoi paesaggi….Nell’arco di 24 ore siamo passati dalla neve alle dune del deserto del Sahara; abbiamo incontrato la nebbia, visto cieli tersissimi, ci siamo scaldati al sole nella mite Marrakech, abbiamo passato tortuosi valichi di montagna a 2.200 metri di altezza, attraversato valli verdi e fertili ricche di alberi da frutto, visto oasi e palmeries, gole e canyon, kasbah abbandonate…

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La kasbah di Ait-ben-Haddou

Abbiamo percorso 1.800 km attraverso la zona centrale del Marocco, dormendo ogni notte in un posto diverso: da Casablanca, la grande capitale commerciale del paese, a Meknes, la “città verde”, a Fès, con la sua vivacissima medina, un dedalo intricatissimo di viuzze, mercanti e carretti trainati da asini che si fanno largo tra la folla al grido di “Balak balak”. E poi verso sud, passando da Ifrane, dove abbiamo avuto l’impressione di trovarci sulle Alpi svizzere, a Midelt, punto di passaggio obbligato per chi è in viaggio tra la catena dell’Alto Atlante e il deserto.

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La magia del deserto del Sahara

Il deserto: è stato lui il grande protagonista di questo mio viaggio. Le mie emozioni più forti le ho provate qui, tra le dune dell’Erg Chebbi, dove per la prima volta nella mia vita ho conosciuto questo grande signore. Un’esperienza surreale, panorami incredibili, quasi finti, una location da togliere il fiato. Le sue immensità, il suo silenzio, la sua imponenza: inutile dirlo, ma uno dei miei prossimi post sarà dedicato interamente al mio incontro con il deserto.

E poi via verso ovest, passando attraverso le Gole del Todra e del Dades, la Valle delle Rose, tra gole e canyon di roccia – il paradiso per gli amanti dell’arrampicata – orizzonti sconfinati, sparuti centri abitati in mezzo al nulla, kasbah antiche, prima fra tutte Ait Benhaddou, talmente suggestiva da essere scelta più volte come set cinematografico per molti film hollywoodiani.

Djemaa el Fnaa, il cuore di Marrakech
Djemaa el Fnaa, il cuore di Marrakech

Infine Marrakech, meta trendy imperdibile in un viaggio in Marocco e la nostra location per il Capodanno: la pazzesca piazza Djemaa el Fnaa. Il mio incontro con la medina e il suo suk immenso in cui è impossibile non perdersi (ma il bello è proprio anche questo), un caos colorato e profumato, intricatissimo, antichi palazzi (come la Bahia), quartieri stretti tra botteghe di artigiani dove pochi turisti osano mettere il naso, una pausa relax in un hammam tradizionale, un riad tradizionale tutto per noi, una sosta per un tè alla menta, un pranzo a base di tajine d’agnello, i bambini che si offrono di accompagnare i turisti per pochi dirham.

Ma non solo. C’è questo e molto altro della mia esperienza di viaggio in Marocco. Un po’ alla volta ve lo racconterò.

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4 comments

  1. In marocco ci sono stata due volte: la prima x le cittá imperiali e la seconda nel sud. Ricordo ancora la fatica ad addormentarmi dopo la prima serata a djamaa el fnaa e l'incanto a ait benhaddou (su cui ho scritto anch'io un post): sono emozioni che difficilmente scorderò.
    Il marocco è un paese molto accogliente, i bambini sono sempre accolti con un sorriso e la buona condizione di strade e strutture lo rendono ideale x viaggi-fai-da-te: insomma una meta che continuo a consigliare. Felice davvero che sia piaciuto anche a te …

  2. Ciao Monica! Il Marocco mi pulsava in testa da parecchio e non ne sono rimasta delusa, anzi! È un paese meraviglioso, la prossima volta voglio puntare a sud e addentrarmi per qualche gg in più nel deserto.

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