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Sicuri che viaggiare da soli sia triste?

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Venerdì 12 ottobre parto alla volta di Budapest, città che non ho mai visitato prima d’ora. E per la prima volta parto da sola, completamente da sola.

Mi è capitato varie volte di partire con dei gruppi di cui non conoscevo nessuno, ma questa è il mio primo vero e proprio viaggio on my own.

In Internet abbondano i dibattiti: proprio qualche tempo fa su Tripadvisor ho letto una discussione sull’argomento (“Viaggiare da soli: triste o stimolante?“). Secondo alcuni resta un’esperienza da sfigati, una cosa triste ritrovarsi la sera a cenare soli soletti, altri andrebbero in panico a sapersi in un posto straniero senza l’appoggio di un compagno di viaggio, tanti sono spaventati dalla solitudine. Secondo altri, invece, è un’esperienza unica e stimolante che fa vivere ogni cosa in modo amplificato e che ci porta naturalmente a socializzare più facilmente (l’uomo alla fine è pur sempre un “animale sociale”).

La discussione mi ha interessato molto e ho deciso di intraprendere la sfida: 3 giorni sola soletta in quel di Budapest. La cosa non mi spaventa, anzi, era da tempo che pensavo che questa esperienza mancasse nel mio curriculum di viaggiatrice “all’avventura”.

La maggior parte dei miei amici e parenti hanno reagito con molto stupore alla notizia del mio viaggio in solitaria, ad altri è sembrata una cosa assolutamente normale. In realtà, non vado da sola a scalare l’Everest o a navigare sul Rio delle Amazzoni, vado solo 3 giorni in una città europea! è vero che è una città che non conosco ma armata di guida e del mio fidato senso dell’orientamento non mi perderò di certo.

E poi ci sono persone che fanno del viaggio in solitaria una vera e propria scelta di viaggio se non di vita – come Giulia di Viaggiare Low Cost che è in giro per il mondo in solitaria e zaino in spalla da oltre un anno – o Francesca, psicologa e viaggiatrice che ha creato www.viaggiaredasoli.net, in cui dà suggerimenti e consigli pratici per chi vuole provare l’esperienza di viaggiare da soli: alla sezione “Perchè viaggiare da soli?” ha raccolto tutti i buoni motivi per scegliere di viaggiare in solitaria; per ora ne sono stati elencati 30.. chissà che io non trovi anche il 31°!

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13 comments

  1. credo che se fossi single viaggerei assolutamente da sola e sono sempre affascinata quando incontro turisti solitari…brava comunque perchè sicuramente è meno facile, emotivamente intendo, e tra il dire e il fare….( riferito a me non a te!!)

  2. io sono stata a Cambridge 2 settimane completamente da sola :)ed è cosi,viaggiare da soli è la cosa migliore per visitare meglio non solo il posto che visiti, ma anche per conoscere meglio te stessi!!

  3. Viaggiare da soli…lo consiglio anch'io! Ho cominciato tardi ma dopo tre viaggi in Thailandia, Laos e Vietnam…non mi fermerò più!

  4. é davevro un'esperienza da provare…. e poi tante volte, una volta provato si continua a viaggiare sempre da soli! Togliamoci comunque dalla testa che sia da sfigati..e chi l'ha detto???

  5. negli ultimi 3 anni sempre viaggiato da solo (malaysia, bali, cambogia, thailandia, …..). anzi, penso che adesso i primi giorni farei un pò fatica ad abituarmi alla compagnia…..

    Bicio

  6. Ho sempre viaggiato in compagnia, ma il viaggio da sola mi ha sempre attratto…per paura non ho mai avuto il coraggio di prenotare. Il mio compagno purtroppo non adora viaggiare, ma non ha assolutamente problemi a lasciarmi viaggiare da sola! Dipende tutto da me…prima o poi schiaccerò quel bottone "prenota"!!

  7. Ciao Alessandra e ben ritrovata anche qui!
    Io consiglio a tutti di provare almeno una volta a viaggiare da soli: èun gran bella prova di vita. Si impara a cavarsela da soli e ci si avvicina meglio agli abitanti del posto. Garantito, non è per nulla triste!

  8. Andare due giorni in una citta’ nuova da soli puo’ effettivamente essere intrigante. Pero’ secondo me se si va in vacanza da soli per un periodo “lungo” (es una o due settimane al mare o in montagna) c’e’ il rischio concreto che subentri la noia. Con chi parli? e con chi mangi? Al ristorante ci vai da solo.. e magari lo trovi triste. Magari cominci a mangiare “freddo” perche’ compri al supermercato e ti porti la cena nella camera dell’albergo. E poi io non credo che da soli si è piu’ predisposti a fare amicizie.. anzi.. secondo me e’ piu’ facile conoscersi tra gruppi diversi o coppie. A meno che non siate 20-max 23 enni con un carattere mega estroverso(e se lo siete magari non partivate da soli…). La verita’ e’ che anche in vacanza le coppie e gruppi se ne stanno per lo piu’ per i fatti loro… Chi vi garantisce che qualcuno e’ disposto ad accettarvi ad avervi al vostro tavolo tutte le sere per farvi i cavoli degli altri? Se siete all’estero poi c’e’ poi pure il problema della barriera linguistica,
    Forse il discorso cambia se ci si muove continuamente da un posto all’altro es: si visita ogni giorno un posto nuovo per svariati giorni (tipo interrail) , per cui effettivamente l’esperienza puo’ essere goduta anche in solitaria…. e vi trovato con altri backpacker negli ostelli… ma in ogni caso e’ un cosa che potete fare solo se siete molto giovani

    • Ciao Giovanni, grazie per il tuo commento.
      Mi permetto di dissentire: anche se viaggi da solo per periodi lunghi, il mondo è pieno di persone da conoscere con cui scambiare anche solo due parole (o molte di più) al ristorante o in giro. Ovviamente bisogna sapere quanto meno l’inglese.. ma ti assicuri che trovandosi da soli viene naturale avere voglia di instaurare il dialogo e aprirsi agli altri.

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