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Il mio personale ABC della spiaggia

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Seguendo l’esempio delle “colleghe” travel blogger Silvia, di Trippando, e Alessandra di Và a Quel Paese, mi cimento volentieri anche io con il mio personale ABC della spiaggia!

Per ogni lettera dell’alfabeto scriverò la prima parola associata alla spiaggia che mi viene in mente. Via al brainstorming quindi!

A come ..Africa, of course! Chi mi conosce bene già si immaginava che avrei cominciato da qui. Come dimenticarsi le lunghe e bianchissime spiagge del nord del Mozambico, il gioco della bassa e alta marea, le acque azzurrissime e le donne a caccia di molluschi, le stelle marine, le conchiglie… in realtà è un pò che manco oramai, è tempo di tornare in Africa, il mio continente preferito!

B come baretto sulla spiaggia. Mi viene in mente una vacanza di un paio di anni fa, noi in spiaggia a Portopalo, all’estremo sud della Sicilia, e un baretto molto “figlio dei fiori”: una birra in compagnia, atmosfera rilassata, musica chillout con davanti a noi un tramonto da cartolina.

C come caldo. Quello di cui non posso fare a meno mai, soprattutto ultimamente viste le pessime condizioni meteo degli ultimi mesi al nord d’Italia. Un metereologo francese dice che il 2013 non avrà l’estate. Di fronte a questa notizia mi è bastato leggere il titolo per poi decidere di passare oltre: non posso neanche lontanamente concepire l’idea.

D come dieta (ahimè). Quella che devo fare seriamente prima di permettermi di metteremi in costume.

E come estate (logicamente). (Se avete letto il punto “C” sapete il perchè).


F come flora. Mi piacciono le spiagge selvagge, rigorosamente non attrezzate, dominate dalla flora locale. Mi viene in mente Cala Mosche, sempre in Sicilia, con i capperi che crescono spontaneamente a ridosso della spiaggia (bellissima!).
Il fiore del cappero. Non è meraviglioso?
Il fiore del cappero. Non è meraviglioso?

G come gente: meno ce n’è, meglio è!

H come hotel: il massimo è averlo proprio sulla spiaggia.

I come isola, specialmente se piccola, incontaminata e tranquilla.

L come libertà, il valore più importante. Amo vivere in libertà la spiaggia, non voglio vincoli, non voglio animatori, non voglio chiasso, non voglio nè i lettini nè le sdraio e neanche il bagnino (e se il bagnino è figo? Fa niente, meglio senza comunque).

M come mare, è ovvio! Il protagonista della spiaggia per me è lui. Personalmente non amo starmene ore al sole a grogiolarmi. Per me spiaggia significa gustarmi il mare: fare tanti tanti ma tanti bagni.

Il bellissimo mare di Favignana
Il bellissimo mare di Favignana

N come noia: adoro stare in spiaggia ma non fatemici stare tutto il giorno: impazzirei.

O come ozio: ogni tanto ci vuole.

P come pesce: in quanto amante del pesce in ogni sua forma, una bella giornata in spiaggia non può che concludersi con una bella cena a base di pesce (mmh, che fame!).

R come relax: niente chiasso, niente frenesia, solo relax e un buon libro (ops, avrei potuto dire L come libro!)

T come tramonto: adoro starmene in spiaggia nel tardo pomeriggio e gustarmi il momento del tramonto. Per me il momento migliore di tutta la giornata.

U come ultimo: mi ricordo bambina, i miei ultimi momenti in spiaggia e il mio ultimo bagno con il saluto al mare. Che sofferenza!

V come viaggio. Durante i miei viaggi (attenzione, non “vacanze”), non mi faccio mai mancare una capatina in spiaggia, ovunque vada (anche quando sono stata in Irlanda, giuro: l’acqua era gelida ma il bagno nel Mare d’Irlanda l’ho fatto).

Z come zebrata: ovvero il risultato dei miei “bagni di sole”. L’importante è crogiolarmi un pò al sole (non troppo però), fa niente se avrò 10 segni diversi per via di 10 costumi diversi. Chissenefrega!!!!

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